«Si dichiari il fallimento e rivediamoci»

Sono i suggerimenti indicati dal presidente della Regione Lazio, Francesco Storace, nell'editoriale domenicale diffuso sul sito internet www.storace.tv, dedicato questa settimana ai rapporti tra An e Lega, alla grazia a Sofri ed alla linea politica del presidente di AN, Gianfranco Fini. Storace ha anche annunciato che nel caso venga convocata l'assemblea nazionale lui ci andrà «molto volentieri». «Fini - e qui gliene va dato atto - ha concluso l'Assemblea Nazionale dichiarandola aperta in permanenza - scrive Storace -. Un modo, immagino, per far capire agli alleati che non è uno scherzo. Siccome mi pare di capire che a scherzare siano gli alleati, penso che ci sia una serie di cose da fare con immediatezza: riconvocare l'Assemblea Nazionale in concomitanza con i lavori dell'aula del Senato dedicati all'esame della riforma costituzionale, sancire in quella sede la conclusione negativa della verifica, discutere e adottare le misure successive». Nell'editoriale il presidente della Regione Lazio sottolinea che «la politica è questo, se non c'è rispetto, se si pensa, come avviene da due anni a questa parte, che questo governo debba caratterizzarsi per somma di castronerie (Cirami inutile, Gasparri respinta, Schifani bocciata) e non per capacità di cambiamento - precisa Storace - è bene scindere le proprie responsabilità e rinegoziare un patto, se ce n'è lo spazio politico». E aggiunge: «Non abbiamo atteso decenni per sognare di guidare l'Italia e ritrovarci ad essere trattati come il più sopportato dei passeggeri. Il viaggio a Gerusalemme - lo si capirà finalmente - c'entra poco con il malessere di Alleanza Nazionale. C'entra invece e tanto l'assenza di una bussola, di una rotta, di una prospettiva». Replica il coordinatore di An Ignazio La Russa: «Le cose che dice Storace, se sono vere, esistevano anche sette giorni fa, quando si è tenuta l'assemblea del partito e poteva venirle a dire in quella sede».