Forte impegno per la sicurezza

Questa nuova iniezione di denaro da destinare all'adeguamento del trattamento economico accessorio viene giustificata con «le pressanti esigenze connesse con la tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica anche con riferimento alle attività di tutela economico-finanziaria, della difesa nazionale nonché con quelle derivanti dagli accresciuti impegni in campo internazionale». Il maxiemendamento prevede, poi, lo stanziamento di 125 mln per il 2004 «per le esigenze infrastrutturali e di investimento delle forze dell'ordine» e altri 87 mln (42 mln nel 2005 e 38 nel 2006) per il riallineamento delle carriere, con decorrenza primo gennaio, del personale di Esercito, Marina e Aeronautica inquadrato nei ruoli di marescialli, con quelle dei Carabinieri inquadrati nel ruolo di ispettori. Questi finanziamenti vanno quindi a sommarsi con i 360 mln (690 mln per il 2005) già previsti nella manovra 2004 e destinati all'adeguamento dei contratti delle Forze armate e di polizia. Novità anche per i Vigili del Fuoco: si prevedono 500 nuove assunzioni. Allo stesso tempo vengono stanziati 1,6 mln di euro per l'allineamento delle carriere dei sommozzatori e degli aeronaviganti a quelli degli omologhi colleghi delle Forza di polizia. Infine, aumenteranno anche gli agenti e gli assistenti della polizia penitenziaria attingendo ai candidati già dichiarati idonei nel 1996 o assumendo, a domanda, gli agenti ausiliari anche se hanno cessato il servizio. Il governo mostra così di aver tenuto conto delle richieste delle categorie delle forze dell'ordine, ma non tutti sono soddisfatti di quello che si è potuto fare. Il segretario dell'associazione dei Funzionari di Polizia, Giovanni Aliquò, dichiara infatti che «negli scarsi fondi stanziati per la sicurezza i vincoli di destinazione delle somme, tradiscono un'assoluta mancanza di progettualità e di capacità di spesa dei soldi degli italiani». «Al potenziamento strutturale - dice Aliquò - si preferisce l'appiattimento normativo delle carriere, secondo una logica vetero-comunista, ripudiata perfino nella Cina di Mao». Ancora, contro la manovra economica vengono portati in piazza dalla Cgil a Roma il 15 dicembre, con un presidio di protesta in Piazza Montecitorio davanti alla Camera dei deputati, delegazioni di vigili del fuoco provenienti da tutta Italia. La Cgil dice che il governo «si rifiuta di riconoscere, attraverso lo stanziamento di risorse aggiuntive per il rinnovo contrattuale, scaduto da 24 mesi, il rischio e il disagio professionale della categoria». Continua intanto la polemica sul cosiddetto «regalo di natale», e cioè la promozione ex lege dei circa 300 dipendenti della Ragioneria dello Stato, inserita in Finanziaria con un emendamento approvato nei giorni scorsi dalla commissione Bilancio. La misura ha sollevato le vibrate proteste dei sindacati e lo stesso leader della Cisl Pezzotta è intervenuto chiedendone il blocco e definendola «lobbistica» e «clientelare». Mentre l'organizzazione dei dirigenti Dirstat ha sottolineato che si tratta di un provvedimento teso a sanare un vecchio contenzioso, ieri il sottosegretario alla Funzione Pubblica Learco Saporito ha ribadito che la cosa può suscitare notevole risentimento nella pubblica amministrazione dove sono i molti a ritenere l'emendamento offensivo per tutti gli altri che si trovano nella stessa situazione e che a questo punto sarebbe opportuno o estendere il provvedimento o quanto meno dare il via all'attuazione della vicedirigenza.