Estrema destra riunita Si lavora a una sola lista

La sortita di Fini ha provocato un primo effetto: la riorganizzazione dell'estrema destra. Per la prima volta le tre forze politiche della destra antagonista, infatti, hanno tenuto una conferenza stampa assieme (Adriano Tilgher del Fronte nazionale, Luca Romagnoli del Ms-Fiamma Tricolore e Roberto Fiore di Forza Nuova) per dire sostanzialmente che si tratta di un'«inutile abiura, non richiesta e ingiustificata», Fini ha messo definitivamente il suo partito fuori «dall'alveo della destra nazionale», ripudiando «valori e sentimenti di chi ancora oggi si sente missino». Dunque, secondo Romagnoli, An adesso dovrebbe togliere la fiamma dal simbolo: «Ha ragione Rutelli. Fini - osserva - non può confermare quello che ha detto e rimanere attaccato a dei simboli che non corrispondono più in nulla ai valori del partito». Durissimo il segretario del Fronte nazionale, Adriano Tilgher, che passa agli insulti definendo Fini «un mascalzone»: «Vorrei ricordare a tutti - esclama - che Fini ha portato sulle sue spalle le bare di Cecchin e di quei tanti giovani che negli anni '70 sono morti per le idee che oggi in Israele ha definito vergognose. Un vero oltraggio e non capisco perché Tremaglia non abbandoni questo partito e lasci il suo posto di ministro. E che ne pensano gli Alemanno, gli Storace, i Gasparri e i La Russa? Quella della destra sociale è solo una copertura politica». Replica Fiore, leader di Forza Nuova: Loro, i sociali, sono per la rpivatizzazione dell'acqua».