Il Lotto darà una mano alla ricerca Non ci sarà aumento delle sigarette

A questo punta il Governo in un emendamento da inserire in Finanziaria. Lo ha annunciato il sottosegretario all'Economia, Giuseppe Vegas che ha espresso contrarietà per alcune proposte di modifica alla manovra presentate dalla maggioranza, come per esempio l'aumento delle accise sulle sigarette, l'introduzione della porno tax o aumenti del prezzo della benzina. Oltre dagli incassi del Lotto, ulteriori risorse alla ricerca potrebbero arrivare anche da un ritocco dell'accisa sui superalcolici. La messa a punto definitiva dell'emendamento potrebbe arrivare martedì, in un nuovo vertice cui dovrebbe partecipare lo stesso Tremonti. Bocciato, quindi, l'aumento delle sigarette visto che Vegas sostiene che «bisogna stare attenti ad aumenti del prezzo che potrebbero alimentare l'inflazione». Allo stesso modo, per evitare, un impatto negativo sui prezzi, Vegas esclude anche l'ipotesi di un aumento della benzina. Disco verde invece, per un eventuale ritocco dell'accisa sui superalcolici: «è una ipotesi - afferma - su cui si può ragionare». No anche a pornotax e tassa di un euro sui passeggeri e sulle merci per ogni volo nazionale da destinare ai Comuni. Su questo punto, infatti, Vegas è categorico: «introdurre un meccanismo di questo genere, anche se l'obolo da pagare non è clamoroso, avrebbe effetti devastanti dal punto di vista dell'opinione pubblica internazionale perché singifica avere problemi seri per il mantenimento e il funzionamento di grandi hub. È il caso, per esempio di Malpensa, che potrebbe essere penalizzata a causa dell'egoismo di qualche comune vicino». Per Bruno Tabacci, presidente della Commissione Attività Produttive della Camera, non ci sono dubbi: la riforma delineata dal maxi-emendamento è «contraddittoria» rispetto ai rilievi che la Ue ha già mosso all'Italia e segna un arretramento rispetto a quanto previsto in precedenza con l'articolo 35 della Finanziaria 2002 in tema di privatizzazione e liberalizzazione dei servizi pubblici locali. Tabacci aggiunge: «Con l'articolo 14 del decretone appena approvato dal Senato, si rischia di tornare indietro nella privatizzazione dei servizi locali. È una grande occasione persa, un fatto molto negativo».