Rush finale per gli Statuti regionali: l'Abruzzo va ora al voto in Consiglio, il Lazio si prepara

Ora potrebbe toccare al futuro ordinamento del Lazio, al cui interno si pone il problema di Roma Capitale, secondo le indicazioni del presidente della Giunta Francesco Storace. Ed è così che il rinnovamento degli statuti regionali, ognuno per sè, acquista sempre più importanza nel processo di riforma federalista dello Stato e si avvia al rush finale. Abruzzo. Per lo Statuto della Regione sta per iniziare la settimana decisiva. Da oggi infatti partono in Aula le votazioni sull'articolato mentre la seduta solenne con le dichiarazioni di voto è attesa per il pomeriggio di domani. Nella proposta licenziata dalla Speciale Commissione Statuto il 17 luglio scorso la forma di governo indicata era il cosidetto «presidenzialismo attenuato», una soluzione molto simile al «modello Calabria»: indicazione del Presidente e del vice della Giunta regionale e successiva elezione da parte del Consiglio regionale. Ma il dibattito è ancora aperto. Lazio. «Lo statuto della Regione Lazio è in dirittura d'arrivo. Siamo giunti, ormai, al rush finale». A sostenerlo è stato il Presidente della commissione Riforme Istituzionali della Regione Lazio, Francesco De Angelis, che ha anche aggiunto «entro la fine dell'anno arriveremo alla prima lettura della carta costituente locale, e speriamo di ricevere sin da gennaio l'approvazione definitiva e unanime di questo fondamentale documento». Tra i punti cardine dello statuto laziale innanzitutto il sistema elettorale regionale, con l'elezione diretta del presidente, e, aggiunge De Angelis, «un interesse particolare per il principio di sussidiarietà tra regione ed enti locali». A breve, ha poi chiarito il presidente, sarà convocato un «tavolo di consultazione allargato, a cui parteciperanno associazioni, sindacati, federazioni e sindaci dei Comuni» Molise. Prosegue il lavoro della Commisione per l'Autoriforma del Molise che sta lavorando per redigere il nuovo Statuto Regionale. Dopo l'approvazione del testo provvisorio in commissione, lo scorso giugno, sull'argomento verrà coinvolto l'intero parlamentino in una seduta monotematica prevista per venerdì 26 settembre. Tre le ipotesi in campo: elezione diretta ed a suffragio universale del governatore; presidente indicato dalle coalizioni politiche e poi confermato dall'assemblea; l'elezione del presidente da parte del Consiglio regionale.