Baldassarri: «Non ci sarà lo sforamento»

Lo ha assicurato il vice ministro dell'Economia, Mario Baldassarri. Alla domanda se ci sia il pericolo del superamento del tetto fissato, il vice ministro ha risposto: «Assolutamente no». Piuttosto a preoccupare è il differenziale di inflazione tra il tasso italiano e la media europea perché significa «perdita di competitività». «I dati di fatto indicano un'inflazione italiana attorno al 2,7%-2,8%, cioè lievemente superiore alla media europea e questo ci deve preoccupare perché in condizioni di moneta unica ogni differenziale di inflazione significa perdita di competitività, quindi perdita di quote di mercato e perdita di posti di lavoro», ha sottolineato il viceministro. Tuttavia, ha proseguito, «non possiamo strapparci le vesti più di tanto perchè stiamo sempre parlando di un tasso di inflazione che è nei limiti del fisiologico». Baldassarri ha comunque aggiunto: «Parliamo di un'inflazione che non è quella che ricordiamo dei decenni passati. La priorità assoluta sono le condizioni di sviluppo e di ripresa della crescita, anche perché l'inflazione è collegato allo sviluppo».