MARTEDÌ LA RUSSA COORDINATORE

Rinviata a settembre invece - e non avrebbe potuto essere diversamente - la complessa partita della scelta del nuovo capogruppo a Montecitorio. Proprio nel momento in cui si invoca lo scioglimento delle correnti che da sempre governano An, i veti incrociati tra le diverse componenti (Destra Protagonista, Destra Sociale e Nuova Alleanza) si fanno sentire e pesano sulla scelta, che per regolamento in ogni caso toccherà a Gianfranco Fini e sarà poi sottoposta al voto del partito. Per guidare alla Camera i 99 deputati di Alleanza Nazionale si è fatto il nome di Mario Landolfi, attuale portavoce del partito. Ma l'interessato si chiama fuori. «Io capogruppo? Lo escludo e con Fini non ne ho mai parlato. Aggiungo che sto bene dove sto». Intanto, fino a settembre, a guidare il gruppo resterà La Russa, che da sempre chiede di poter conservare il doppio incarico, ma si trova di fronte al deciso veto delle altre componenti, avallato dallo stesso Fini che ha parlato di recente di «un impegno a tempo pieno». Alla vigilia dell'investitura, La Russa continua a dire «non considero conclusa la mia esperienza alla guida del gruppo e, se dovessi accettare di fare il coordinatore, certo non porrò condizioni ma ho tutto il diritto di esprimere il mio desiderio: tornare prima o poi a fare il capogruppo». La partita è tutta da giocare e una delle ipotesi in campo è scegliere un capogruppo "pro tempore", magari fino alle europee del 2004. Dopo la consultazione proporzionalistica del prossimo giugno, si ragiona infatti a via della Scrofa, potrebbe rendersi necessaria una revisione generale degli organigrammi. Intanto si è aperta, tra le varie correnti, la conta dei voti necessari a sancire la scelta del nuovo presidente dei deputati. Oltre ai rapporti di forza, che non sono stati codificati dopo il congresso di Bologna e divergono nelle valutazioni delle singole correnti, sulla bilancia pesa il fatto che Destra Protagonista avrebbe il posto di coordinatore del partito (La Russa), Nuova Alleanza ha già il capogruppo al Senato (Nania) e il capogruppo al Parlamento Europeo (Moscardini). Perciò la Destra Sociale di Alemanno e Storace - che ha appena lanciato a Fini l'appello di tornare al partito dal conclave di Orvieto - riterrebbe comunque giusto avere il capogruppo alla Camera (e i nomi che si fanno sono quelli del sottosegretario Viespoli e del vicecapogruppo Briguglio).