di STEFANIA MORDEGLIA IL CASO Sofri rischia di trasformarsi in un boomerang per il ministro ...

Il capogruppo dei deputati della Margherita, Pierluigi Castagnetti, ha già pronta una mozione di sfiducia poiché, a suo avviso, Castelli «non è all'altezza» dell'incarico che ricopre. Anche per il segretario dei Ds, Piero Fassino, Castelli è un ministro incompetente «che non sa di cosa parla» quando propone un'amnistia per Sofri. Nel centrodestra il malumore nasce dal fatto che l'Udc e parte di An non hanno gradito lo «sgarbo» di Castelli fatto non solo a Berlusconi (che tra i primi si è schierato a favore della grazia a Sofri), ma anche a Ciampi, pronto a firmare un provvedimento di clemenza. Sotto accusa è tutta la Lega, ritenuta responsabile dagli alleati di un nuovo «ricatto» nei confronti della maggioranza. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, ne ha approfittato per lanciare la proposta di un'amnistia per Tangentopoli. Questa, ha affermato, è l'unica amnistia «che oggi avrebbe senso», mentre quella per i terroristi è inopportuna perché «la pagina del terrorismo è ancora aperta». Da parte sua, il verde Paolo Cento ha annunciato una nuova proposta di legge per l'amnistia e l'indulto. Sulla clemenza per i terroristi An è divisa. Per il capogruppo dei deputati Ignazio La Russa è preferibile la grazia caso per caso e non un'amnistia generalizzata. Per il governatore del Lazio, Francesco Storace, un atto di clemenza non può riguardare solo Sofri, ma anche altri terroristi, come i «neri» Valerio Fioravanti e Francesca Mambro. Ma nella «storia infinita» sul caso Sofri entrano in scena anche altri attori. «Meno male che c'è un ministro così, è coraggioso. Ma credo che farà una brutta fine» ha dichiarato Leonardo Marino, il testimone chiave al processo sull'uccisione del commissario Luigi Calabresi. Francesca Mambro e Valerio Fioravanti hanno fatto sapere di non essere intenzionati a chiedere la grazia per la condanna per la strage di Bologna, perché si tratta di una condanna per una «cosa che non abbiamo fatto». I due ex terroristi chiederanno invece la ripetizione del processo.