Sergio Cofferati ieri si è dimesso dal direttivo. L'ex leader sindacale concorre per la poltrona di sindaco di Bologna Legge Biagi, due ore di sciopero Cgil entro settembre

Questa la proposta avanzata dal segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, al direttivo della Cgil che ieri sera ha dato il via libera all'intesa sulla competitività con Cisl, Uil e Confindustria e alle due ore di sciopero. Il Parlamentino dell'organizzazione ha approvato a larghissima maggioranza (con tre astenuti e un voto contrario) la proposta del segretario generale Guglielmo Epifani sullo sciopero e sulla competitività ma è anche tornato a respingere «ogni tentativo del Governo di interventi sul sistema pensionistico che danneggi lavoratori e pensionati». «La nostra iniziativa - commenta Epifani - è anche moderata. Siamo totalmente in dissenso» con i decreti attuativi della riforma Biagi. Sempre nel corso del direttivo, l'ex segretario generale della Cgil Sergio Cofferati ha rassegnato le sue dimissioni e ha annunciato le sue dimissioni dalla presidenza della Fondazione Di Vittorio al momento della formalizzazione della candidatura alla carica di sindaco di Bologna. «Rassegno le mie dimissioni - scrive Cofferati nella lettera letta in apertura della riunione del Direttivo - dal Comitato direttivo della Cgil. Ho accettato la proposta avanzatemi dalle forze politiche componenti l'Ulivo e dal partito dell'Italia dei Valori della città di Bologna, di partecipare al percorso di discussione che porterà all'individuazione del programma e della persona investita del ruolo di candidato a sindaco nelle elezioni amministrative del 2004 in quella città. Tale accettazione diviene oggettivamente incompatibile con la mia permanenza nel comitato direttivo della Cgil, vi anticipo fin da ora - conclude la lettera - che la eventuale conclusione positiva di quel percorso e la relativa formalizzazione della candidatura porteranno anche alle dimissioni da presidente della Fondazione Giuseppe di Vittorio». «Il patto per la competitività è una buona cosa. Ed è buona cosa che questa volta lo abbia firmato anche la Cgil. Ma da qui a parlare di ritrovata unità sindacale ce ne vuole», afferma dal canto suo Savino Pezzotta, leader della Cisl. E ancora «molto soddisfatto» si dichiara Pezzotta del fatto che Epifani abbia firmato un accordo con la Cisl, la Uil e la Confindustria: «Vuol dire che stiamo tornando su un terreno prettamente sindacale allontanandoci dalla politica». Pezzotta ribadisce poi che «se oggi c'è un patto firmato da tutti ne siamo contenti ma i punti di mancato incontro restano», come ad esempio, ricorda il leader della Cisl, le divergenze sul contratto dei metalmeccanici.