IL CAPOGRUPPO DEL BIANCOFIORE

È sarcastico nel commentare i risultati del vertice della Cdl Luca Volontè, capogruppo alla Camera dell'Udc. Era stato lui uno dei protagonisti dello scontro con la Lega. E oggi, davanti a quel «li ho messi d'accordo» pronunciato da Berlusconi, il presidente dei deputati centristi glissa: «Aspetto di vedere Follini e Buttiglione domani (oggi, ndr). Parleremo a quattr'occhi». Ma è soddisfatto dei risultati del vertice? «Parla della devolution?» S'è parlato d'altro? «L'argomento era la devolution. Ed è stato sancito l'accordo che era stato trovato tre settimane fa con il disegno di legge del governo comprensivo di tutto, anche del Titolo V». Allora, secondo lei, è stato un vertice inutile? «Non siamo stati noi a chiederlo. Tuttavia il presidente del Consiglio lo ha ritenuto oppportuno e si è svolto» Ma dopo questo incontro, cambierà qualcosa nel rapporto con la Lega? «E questa non è una domanda che deve fare a noi». E perché? «Perché noi non abbiamo nessun problema. Vorremmo solo che finissero gli insulti che una volta sono diretti a noi, una volta ad An... Non è una questione che riguarda solo noi». D'accordo, ma così sembra a rischio la tenuta della maggioranza, o no? «Credo che siano a rischio delle regole elementari del vivere assieme. Speriamo che vi sia una soluzione definitiva, ma ci auguriamo almeno una tregua elettorale». Ma in generale crede che la coalizione cambierà passo dopo il summit dei leader? «Bisognerà attendere qualche tempo per capirlo. Certo che alcuni problemi ci sono stati: inutile nasconderlo. Come riteniamo che sia necessario darenuovo slancio all'azione del governo». È necessario ripartire da dove? «Applicare la legge obiettivo per le grandi opere, la delega sulla scuola, mettere in pratica i punti - sono troppi - del Patto per l'Italia ancora in sospeso, la delega fiscale. Insomma, come vede materia sulla quale lavorare ce n'è. Eccome». E in questo ritiene che la Lega abbia delle responsabilità? «Penso che sia necessario un rilancio di tutta l'azione di governo». F. D. O.