«UN MANAGER molto bravo».

«Il consiglio deve fare il consiglio - dice Rumi - non è un comitato di gestione che si deve occupare della matita o della valletta. Questo è assurdo e poco corretto a mio avviso. Spero che noi riusciremo a fare il nostro mestiere: non posso travestirmi da manager e gli altri pure. Tra noi solo Mieli ha esperienza manageriale». Quindi il direttore generale deve essere prima di tutto «un manager molto bravo». Che cosa pensa delle condizioni poste da Mieli per accettare la presidenza Rai? «Vede, io posso seccarmi e tornare a fare il professore universitario - spiega Rumi - ma per Mieli è diverso, lui è sul mercato, noi no. Ma Mieli accetterà a suo avviso la presidenza? «Sono sicuro di sì, o almeno spero proprio di sì, altrimenti dovrò rivedere anche la mia posizione». Del ritorno di Biagi e Santoro che cosa pensa? «A me non piacciono i casi personali, le inquisizioni. Si tratta di trovare delle formule in cui possono stare senza drammi. Non so, ad esempio si può pensare ad un'ipotesi Santoro-Ferrara, qualcosa che possa avere successo. Ci deve essere una parte di entertainment. L'attualità non deve essere barbosa. Poi a me è il genere di trasmissioni che piace di più».