Dritto e rovescio

Dritto e rovescio, Briatore strapazza Landini: "Si dimetta, ormai è il capo di un partito"

"Ormai i sindacati non hanno più ragione di esistere, dovevano scioperare quando ad esempio hanno sfilato dall'Italia aziende come la Fiat che è andata a fare Stellantis, o la Magneti Marelli. Dovevano far scioperi allora, non adesso". Flavio Briatore è carichissimo a Dritto e rovescio, il programma di Paolo Del Debbio su Rete 4. Domani, venerdì 12 dicembre, è previsto l'ennesimo sciopero, per la manovra economica, da parte della Cgil. "Eravamo un paese industriale che produceva milioni e milioni di autovetture e non produciamo più niente, abbiamo la gente in cassa integrazione, perché lì non c'erano loro a far scioperi quando queste aziende qui sono state sfilate dall'Italia e sono andate all'estero?"; rimarca l’imprenditore e manager. Insomma, "questa gente qui non serve più perché io fossi in Landini darei le dimissioni, perché non ne hanno azzeccata una, anche i lavoratori che danno fiducia a questa gente qui non sono rappresentati".

 

Ma perché quando dovevano esserci ai cancelli di Stellantis non c'erano? "Perché non fanno il loro lavoro, sono politicizzati", rimarca Briatore, "se fossi un operaio non mi sentirei rappresentato da loro, perché hanno un'altra agenda, è un partito politico ormai", afferma in riferimento alla Cgil. Il sindacato "non è più un partito di protezione per i lavoratori, gente che dialoga con gli imprenditori, è diventato un altro partito politico. E fanno questi weekend lunghi, perché non sioperano mai il martedì?", attacca mr Billionaire.