da eroi a ex amici
Capezzone inchioda la sinistra: "Dopo Soumahoro e Salis ora rinnegano la Albanese"
"Non appena qualcuno da Oriana Fallaci in poi ha posto il tema dell'islam fondamentalista, subito c'era qualcuno che diceva 'sei un islamofobo'. No, non siamo noi islamofobi, è purtroppo dentro l'islam che è prevalsa una linea radicale integralista pericolosissima per la quale siamo tutti infedeli, sono infedeli gli ebrei, sono infedeli i cristiani e dobbiamo essere colpiti.". Si parla del pericolo radicalizzazione islamica e del ritorno dell'antisemitismo in Italia nel corso del Tg4 delle 19 di martedì 2 dicembre. Il direttore de Il Tempo, Daniele Capezzone, aggiunge che "c'è una parola che si chiama taqiyya, letteralmente vuol dire dissimulazione, per la quale l'islamico radicale è autorizzato a nascondere le sue reali intenzioni, i suoi reali intendimenti, o quando è minacciato e o quando intende lui minacciare". Insomma, l'integrazione può essere a volte solo una finzione. Questo è il tema che molti sembrano non voler vedere.
Leggi anche: Albanese da Giletti, l'acrobazia sul blitz ProPal: fa finta di difendere i giornalisti ma attacca Il Tempo
C'è poi l'ultimo caso legato a Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite per la Palestina che è arrivata a definire "monito per le redazioni" l'assalto degli attivisti ProPal a La Stampa. "Pensavo agli eroi, ai campioni della sinistra in questa legislatura... Prima era Sumahoro, poi la Salis e ora la Albanese... Poi si accorgono a un certo punto che coloro che hanno portato come una Madonna pellegrina non vanno bene, allora sono tutti imbarazzati - osserva Capezzone - L'albanese ha fatto anche la spiritosa con noi in televisione, ha detto che se fossero assaltate le sedi dei giornali che mi attaccano, ha citato il Tempo e altri giornali, io le difenderei. Non si preoccupi - conclude il direttore - non abbiamo bisogno della sua difesa, ha già fatto tanto, si prenda un turno di riposo".
Il tuo browser non supporta il tag iframe