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Garlasco, entra in scena l'avvocato di Lovati: "Quello scontrino...", bomba in tv
Un altro avvocato irrompe nel dibattito tv sulle nuove indagini per il delitto di Chiara Poggi a Garlasco. Si tratta di Fabrizio Gallo, che difende l’ex legale di Andrea Sempio, Massimo Lovati, nel procedimento per diffamazione aggravata aperto dallo studio Giarda, gli ex legali di Alberto Stasi. Gallo nel corso di Mattino 5 con Federica Panicucci su Canale 5, martedì 21 ottobre ribadisce le sue ultime esternazioni. "Lei ha detto che se Andrea Sempio è ancora in libertà lo deve a Massimo Lovati. Cosa si intende con questo?", chiede la conduttrice.
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"È la verità, ritengo che Lovati al di là di tutte le cose che sono state dette, al di là della dentiera, al di là di quello che poi è accaduto in altre trasmissioni televisive, sia un avvocato che ha avuto un grandissimo risultato". "Senza Lovati l'indagato sarebbe già in carcere? È possibile che arrivi un ordine di custodia cautelare a breve?", incalza Panicucci. "Ci si può aspettare di tutto", risponde Gallo.
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Gallo sembra convinto che la famosa impronta 33 sia proprio di Sempio. Non solo. E che il famoso scontrino, quello che concorre a stabilire l'alibi dell'indagato, potrebbe non essere stato prodotto da lui. E ancora che l'orario della morte di Chiara Poggi andrebbe spostato in avanti. Insomma, l'avvocato di Lovati per diffamazione sembra avere le idee chiare anche per il delitto di Garlasco. "Non sono l'avvocato di Sempio e non mi voglio permettere di esserlo, ma ci sono cose che sono dette dagli inquirenti", afferma l'avvocato. Precedentemente Gallo aveva messo in dubbio la solidità dello scontrino di Sempio che potrebbe trasformarsi in un indizio di colpevolezza senza riscontri oggettivi come celle telefoniche o telecamere.