il caso
La fatwa della Albanese sulla Boccia (Rai): "Propaganda va punita", odio contro chi non si allinea
Chi non si allinea alla narrazione va "indagato" e "punito". Queste le parole di Francesca Albanese, relatrice Onu per i territori palestinesi, che attacca con parole durissime Incoronata Boccia, direttrice dell'Ufficio Stampa Rai. La giornalista in un convegno ha osservato che si è parlato "spesso del cinismo e della spietatezza dell'esercito israeliano, eppure non esiste una sola prova che siano state sventagliate delle mitragliate contro i civili inermi. Eppure questo veniva raccontato, questo è stato detto senza alcuna verifica delle fonti. Vergogna, vergogna, vergogna".
Boccia parla di "suicidio del giornalismo" e di una possibile "candidatura di Hamas per l'Oscar alla migliore regia a cui noi giornalisti per primi ci siamo piegati senza alcun spirito critico", afferma criticando "l'uso ideologico della parola genocidio" e denunciando le distorsioni di una narrazione dominante imposta in una sola direzione.
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Albanese commenta l'intervento con parole durissime, una sorta di fatwa: "Quali prove possiede la direttrice dell'ufficio stampa RAI per negare i crimini Israeliani a Gaza contraddicendo l'enormità di prove raccolte dall'ONU, Amnesty International, Forensic Architecture e dozzine di altri esperti? La propaganda progenocidio va indagata e punita", attacca su X invocando la punizione di chi non è allineato alla narrazione e alla propaganda dominanti.