omicidio kirk
Fuori dal coro, Giordano a valanga su Odifreddi e compagni: "Non ho visto uno di loro..."
Ci sono morti di serie A per i quali inginocchiarsi contriti a favore di telecamere e morti di serie B che in fondo, se qualcuno gli ha sparato una pallottola alla gola, se la sono cercata. L'attentato all'attivista conservatore Charlie Kirk, nello Utah, ha fatto venire a galla l''odio strisciante in certi ambienti della politica e della società. Ne parla Mario Giordano nella puntata di domenica 14 settembre di Fiori dal coro, su Rete 4.
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"Siccome aveva delle idee che non sono condivisibili alla gente che piace, hanno cominciato a dire: vabbè, ma è morto uno così, ma ci sono morti e morti, questo morto vale un po' meno di altri...". afferma il giornalista in uno dei suoi monologhi. Parla di Alan Friedman, secondo cui "se l'è cercata, e poi il matematico Piergiorgo Odifreddi che ha detto che chi semina vento raccoglie tempesta", ricorda Giordano.
Una carrellata degli orrori in cui non può mancare Roberto Saviano: "Kirk era un provocatore, se l'è andata a cercare si è ammazzato da solo in fondo", afferma Giordano che sintetizza così il pensiero di questi personaggi. C'è poi chi ha festeggiato per 'esecuzione di Kirk: "I collettivi studenteschi lo hanno messo a testa in giù, oggi un giorno meno buio, evviva...", attacca Giordano. "Non ho visto uno degli intellettuali che dovrebbero difendere la libertà di parola che si è inginocchiato negli studi televisivi e negli stadi, come in occasione di altri omicidi", conclude il giornalista, "eppure dovrebbe essere chiaro che difendere la libertà di esprimere un'idea, qualsiasi idea, anche quella più diversa dalla mia, è difendere la libertà delle idee di tutte le persone". Principi che evidentemente non tutti hanno compreso.