camera ardente

Giorgio Armani, Milano rende omaggio al Re. Lopez: "Sobrietà controcorrente"

Centinaia di persone hanno raggiunto oggi la camera ardente di Giorgio Armani, allestita negli spazi dell'Armani/Teatro di via Bergognone, a Milano. Amici, figure di spicco e cittadini si sono messi in coda per salutare lo stilista scomparso all'età di 91 anni. Il feretro è arrivato poco prima delle 8 ed è stato accolto con un lungo applauso. Un omaggio commosso che precede i funerali che, per espressa volontà di re Giorgio, si terranno lunedì 8 settembre in forma privata. Ad accogliere i presenti il compagno Leo Dell'Orco e il nipote Andrea Camerana. Tra i primi a entrare, invece, John Elkann e la moglie Lavinia Borromeo, il presidente del Coni Luciano Buonfiglio, il presidente della Federazione italiana pallacanestro Gianni Petrucci e il sindaco Beppe Sala.  

 

 

A colpire sono state le parole che Massimo Lopez ha speso per il maestro della moda che ha riscritto l'eleganza. "Era forte, restando semplice, una sobrietà che andava controcorrente: faceva tutto senza alzare la voce. Come le sue linee, pulite ed essenziali. Ci ha fatto capire che si può essere forti restando essenziali", ha detto l'attore all'uscita dalla camera ardente. Poi l'aneddoto. "Una volta - ha raccontato per ricordare lo stilista - ero in un suo negozio a provare un cappotto blu. Lui entrò e mi disse: 'no, levalo, te ne do uno beige'". Tra i presenti anche Donatella Versace, che si è presentata al Teatro di via Bergognone con orchidee bianche.