contestazione a la ripartenza
La Ripartenza, blitz ProPal: "Assassini". La lezione di Porro: "A differenza loro, a noi tutte le bandiere vanno bene"
Altro che libertà di pensiero. Al teatro Petruzzelli di Bari, dove si è tenuta la due giorni "La Ripartenza, liberi di pensare", un gruppo di attivisti ProPal ha fatto irruzione nella zona della platea, ha esibito una bandiera della Palestina e ha interrotto il dialogo urlando "Assassini", attirando così gli sguardi sbigottiti del pubblico. È successo ieri, proprio quando l'organizzatore della rassegna e giornalista Nicola Porro aveva invitato sul palco con lui Mario Giordano e Alessandro Sallusti, Andrea Ruggieri, Annalisa Chirico e Giuseppe Cruciani. Tutti rei, per la galassia che anima le piazze a suon di slogan anti-Israele, di sostenere punti di vista diversi da quelli suggeriti dalla sinistra sui fatti dell'Italia e del mondo.
Una scena, questa, che certo non stupisce. Specie se si parte dalle vicende della cronaca e si analizza quanto siano diventati frequenti i blitz dei ProPal nei luoghi in cui a discutere non sono solo esponenti di sinistra o personaggi appartenenti a quell'area politica. Porro, che anche nella sua trasmissione Quarta Repubblica racconta ciò che accade senza paraocchi, non si è lasciato intimidire e, anzi, ha impartito una lezione memorabile ai contestatori. "A differenza loro, a noi tutte le bandiere vanno bene!", ha scandito dal centro della scena, invitando poi gli addetti alla sicurezza a non sottrarre agli attivisti la bandiera della Palestina: "Lasciategliela pure".