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Garlasco, Chiara colpita con una stampella? Bruzzone sbotta a Ore 14: "Ora vale tutto"
“Finché vale tutto e il contrario di tutto, è un problema serio, è molto pericoloso”. Roberta Bruzzone torna ancora una volta sul delitto di Garlasco e cerca di riportare ordine sulle informazioni nel caso di Chiara Poggi. Ospite di Ore 14 Rai 2 e del giornalista Mino Infante, la criminologa si lancia in un’analisi lucida delle prove che recentemente sono tornate al centro del dibattito pubblico e dei media. In particolare quella della stampella o di scarpa da donna che tanto ha fatto discutere nelle ultime ore e che ha dato il via a illazioni su una presenza femminile sul luogo del delitto.
A darle l’assist il padrone di casa: “Chiara Poggi è finita di nuovo sulla scena. È finita di nuovo nel mirino di chi mette in discussione quello che ha fatto, le sue frequentazioni, le sue amicizie, il suo stile di vita – esordisce il giornalista Rai – ogni tanto si leggono delle critiche assolutamente giuste, comprensibili, motivate, alle trasmissioni televisive che dedicano troppe ore a queste vicende”. Poi il centro della questione: “Oggi c'era la notizia della stampella sulla gamba di Chiara. L'autopsia rileva che c'è un livido che potrebbe essere stato causato da una scarpa e allora da una scarpa a una stampella il passo è breve, no? Perché? Perché addirittura data con un colpo di stizza, questa è una delle ipotesi”.
La criminologa non riesce però a trattenersi: “Finché vale tutto e il contrario di tutto, ragazzi, è un problema serio, è molto pericoloso”. Infante gli dà ragione: “Noi tendenzialmente ci fidiamo, noi abbiamo grande rispetto della prova scientifica – sottolinea – ultimamente cominciamo, come dire, ogni tanto ad avere qualche dubbio”.
Bruzzone allora va al centro della sua analisi: “Questa è l'autopsia. Ti pare che c'è scritto scarpa da donna da qualche parte, stampella o quant'altro? Peraltro il Ballardini, il medico legale, fa una valutazione, parla di tacco e punta di una scarpa, parlando chiaramente di un’ecchimosi, peraltro dove non c'è nemmeno una dimensione chiara”. Insomma, non condivide affatto: “Lui fa una valutazione evocando l'immagine di una porzione di una scarpa, o la punta o il tacco, cioè la porzione, diciamo, posteriore. Parla di tacco in questa direzione ma non dice minimamente da donna”.