medio oriente

Coffee Break, l'appello di Antonio Tajani: "Più rispetto per i civili"

La crisi in Medio Oriente non sembra essere arrivata a un punto di svolta. Ostaggi e morti da entrambe le parte. E c'è chi chiede a Israele di cambiare atteggiamento. Se n'è parlato nel corso della puntata di Coffee Break del 13 marzo. Ospite in studio il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. 

 

 

   

 

"Israele non vuole rinunciare a un attacco durissimo nella Striscia di Gaza e non si pone sufficiente rispetto nei confronti della popolazione civile che è una vittima di questa guerra provocata certamente da Hamas -  ha detto Tajani - Come sono vittime i civili israeliani che sono ancora ostaggi nelle mani dei terroristi. I civili israeliani e le decine di migliaia di morti palestinesi non hanno nulla a che vedere con questa guerra. Sono vittime innocenti e noi dobbiamo aiutarli. Ci sono tanti morti che non sono combattenti e questo significa che si è andati aldilà di un modello di reazione proporzionata. Mi auguro che Israele comprenda questo. Gliel'abbiamo detto in tutti i modi, parlando da amici di Israele perché noi siamo amici di Israele, siamo amici del popolo ebraico e rivendichiamo il diritto di Israele a vivere in sicurezza. Siamo per la strategia di due popoli e due Stati che è l'unica che può portare pace. E ora bisogna che tutti quanti, anche Hamas, deve cambiare atteggiamento per quanto riguarda gli ostaggi che devono essere liberati immediatamente e Isarele deve ridurre la propria reazione puntando sugli obiettivi militari e cercando il più possibile di escludere la popolazione civile da questi attacchi perché è una popolazione che soffre".