nel mirino

L'aria che tira, Virginia Raggi: dossieraggi sono l'antitesi della democrazia

Come raccontato da Il Tempo in questi giorni anche la corsa al Campidoglio è finita sotto la lente degli "spioni" al centro dell'inchiesta della Procura di Perugia di Raffaele Cantone sugli accessi illeciti alle banche dati dello Stato. Un cortocircuito mediatico-giudiziario partito dall'esposto del ministro Guido Crosetto dopo un articolo del Domani. Ebbene, tra i nomi "attenzionati" dal finanziere distaccato alla Direzione nazionale antimafia che materialmente ha effettuato le migliaia di ricerche abusive, c'è anche quello del capo del cerimoniale di Virginia Raggi, Roberto Sorbello, detto "Mr Wolf" come il personaggio di Pulp Fiction che "risolve i problemi". L'allora sindaca di Roma è finita nel dossier Capitale, per la festa organizzata la sera del 20 luglio 2021 sulla terrazza del lussuoso hotel Bernini di piazza Barberini. Le luci di quella ribalta avevano acceso l'attenzione del luogotenente della Finanza Pasquale Striano. A commentare la vicenda nel corso della puntata di martedì 5 marzo de L'aria che tira è la stessa Virginia Raggi.

Ospite di David Parenzo, su La7, l'esponente del Movimento 5 Stelle spiega che la vicenda della festa, pagata da Sorbello, "è un fatto vecchio e chiarito, non c'era nulla su cui oggettivamente aprire nessun tipo di caso".  Ma il punto, ovviamente, non è solo giudiziario. "Siamo di fronte all'ennesima fuga di questi dossier, se sarà poi accertata", argomenta Raggi. "Chiaramente dobbiamo attendere l'esito della magistratura, e ci mancherebbe - continua - ma allo stesso tempo a livello politico una riflessione va fatta". Ebbene, "questi dossieraggi a mio avviso sono l'antitesi della democrazia - è il commento senza appello di Raggi -  Chiaramente in questo momento sono solo ipotesi", ma lo scenario che emerge se dovesse essere confermato è "grave", conclude Raggi.