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Otto e mezzo, Caracciolo gela Trocchia del Domani: "Allora spiava per sport"

Dossier, segreti violati e accessi illegali alle banche dati dello Stato. L'inchiesta della Procura di Perugia entra nel vivo: i nomi "attenzionati" dalle ricerche del finanziere distaccato alla Procura nazionale antimafia Pasquale Striano sono centinaia tra politici, soprattutto di centrodestra, e personaggi noti di vari ambiti. Nello studio d Lilli Gruber prende la parola Lucio Caracciolo, direttore di Limes, che commenta l'"autodifesa" di Nello Trocchia, giornalista del Domani che risulta indagato in concorso ad accesso abusivo a banche dati insieme a due colleghi. Il cronista afferma che dalle carte non emergerebbe attività di dossieraggio e che un giornalista non è tenuto a valutare come è stata ottenuta in origine una informazione data da una fonte.

 

Caracciolo è d'accordo con molti passaggi della ricostruzione, "ineccepibili", ma "quello mi pare eccepibile e che vi siano dei signori, nella specie un finanziere, che hanno accesso a informazioni riservate o segrete e che possono andare a fare le loro ricerchine con una varietà di personaggi che vanno dai calciatori, agli influencer ai politici restando impuniti".  Insomma, inutile girarci intorno. "Perché lo fanno? - è la domanda retorica del giornalista esperto di geopolitica e Intelligence - In genere quando si raccolgono delle informazioni è per ricattare qualcuno o quantomeno per metterlo in difficoltà". 

 

A quel punto Trocchia afferma che al momento "non si contesta un tornaconto personale" al finanziere. "Allora lo faceva per sport?", ribatte Caraccciolo, "mi pare abbastanza strano che uno si occupi di un ventaglio di personaggi pubblici così vari e così diversi, che va dall'entertainment alla politica, senza avere un obiettivo". Insomma, per Caracciolo il fine ultimo "non può essere che il ricatto o la richiesta di soldi". Invece, per Torchia l'accesso alle informazioni era "abusivo" ma non c'era un tornaconto personale o un progetto ricattatorio o di dossieraggio. "Non c'è questo elemento nelle carte", ribatte ancora il giornalista del Domani.  "Allora era un divertimento di questo signore che era curioso...", chiosa Caracciolo.