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Sallusti impallina Casarini: "È come Corona", chi l'ha coperto di soldi

Luca Casarini? Il Fabrizio Corona delle ong. Alessandro Sallusti, dipinge il ritratto dell'ex "disobbidiente" salpato a bordo delle navi che soccorrono i migranti, il tutto davanti a una delle attiviste di Mediterranea. Come noto i "salvataggi" della Mare Jonio sono al centro di una inchiesta della procura di Ragusa e sulla stampa sono emersi dettagli clamorosi, come i corposi bonifici di alcune arcidiocesi alla Ong. Se ne parla a Quarta Repubblica, il programma condotto da Nicola Porro lunedì 18 dicembre. Il direttore de Il Giornale non appare stupito degli sviluppi che ha preso la vicenda giudiziaria: "A me la cosa che sorprende è che ci sorprendiamo di Luca Casarini", premette Sallusti. "Basta leggere la sua biografia, da 40 anni cerca di monetizzare la protesta, che siano i No Tav, i No Global o gli immigrati", afferma il giornalista. 

 

Insomma, "è 40 anni che cerca di campare cavalcando la protesta, ha provato di monetizzarla in tanti modi - continua Sallusti - Ha provato a candidarsi al sindaco di Padova, ma ha  preso l'uno e mezzo per cento. Ha provato a candidarsi alle europee e non è stato ovviamente preso in considerazione da nessuno". Ma allora come fa, Casarini, a stare sempre sulla piazza? "Evidentemente ha delle doti pazzesche - afferma Sallusti - basti vedere la quantità e la qualità delle persone che sono cadute nella sua trappola". Come la sinistra di Nichi Vendola, "che si innamorò di lui e poi ovviamente lo cacciò".

 

Tornando al presente, il fatto nuovo è che "nella sua trappola questa volta sono cadute delle diocesi" afferenti alla Cei. "Bastava leggere il curriculum di questo signore", eppure "due diocesi hanno dato a questo signore circa 400mila euro raccolti dai fedeli, che immaginavano di fare opere di bene", attacca Sallusti. In questo "magnetismo", il giornalista vede qualche somiglianza con la figura di Fabrizio Corona, il controverso agente fotografico che ha pagato con una lunga detenzione per una serie di reati. Casarini è come lui, "uno di quei personaggi fantastici che vivono borderline dentro e fuori dalla legalità, ma che hanno un potere magnetico tale che ogni volta riescono a fregare qualcuno, e questa volta hanno fregato i preti che ci sono caduti con tutta la tonaca", è la stoccata finale di Sallusti.