Agenzia nel mirino

We Are Social, “chiedo scusa, ora un’indagine”. Il fondatore ammette l’errore

We Are Social è finita nell’occhio del ciclone e ora anche uno dei fondatore chiede scusa. La storia riguarda l’agenzia di comunicazione milanese finita nel mirino della critica dopo che sono emersi i contenuti fortemente sessisti di una chat tra dipendenti, con accuse di molestie. In un’intervista a Repubblica, Gabriele Cucinella, uno dei tre fondatori di We Are Social, fa un’ammissione importante: “Della chat non ne sapevamo nulla, noi soci non ne facevamo parte e non avevamo modo di verificare chi dei nostri dipendenti ci fosse dentro. Questo però non toglie nulla alla gravità dell’accaduto, per la quale chiediamo scusa a tutte le persone che ne hanno sofferto e tuttora ne soffrono”.

 

 

“Quando abbiamo fatto le verifiche tecniche, nel 2017, non abbiamo trovato nulla. Purtroppo né allora né oggi abbiamo visto i contenuti di quelle chat. È questo il motivo per cui stiamo aprendo un’indagine interna ora. Avremmo dovuto farlo già allora, è stato un errore. Ne abbiamo parlato all’epoca con tutta l’agenzia e abbiamo introdotto un codice etico e iniziative sulla diversity inclusion. Ma ora - chiosa Cucinella nell'intervista - noi per primi vorremmo capire cosa sia successo davvero”.