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Oscar Pistorius, tegola sulla possibile libertà: cosa hanno deciso i giudici

A Oscar Pistorius è stata negata la libertà condizionale, che era stata chiesta dallo stesso campione paralimpico, perché non ha scontato il «periodo minimo di detenzione». Pistorius è stato condannato per omicidio per aver sparato alla fidanzata Reeva Steenkamp (modella e laureata in giurisprudenza), uccidendola il giorno di San Valentino del 2013 nella sua casa, sparandole quattro volte attraverso la porta del bagno dell’abitazione a Pretoria. L’atleta, oggi 36enne, ha sempre sostenuto di avere sparato alla fidanzata per errore perché pensava che si trattasse di un ladro che si era introdotto dentro casa. L’atleta, accusato di aver deliberatamente ucciso in un impeto di gelosia e rabbia, è stato condannato a 13 anni e 5 mesi di carcere per omicidio volontario nel 2017, dopo una serie di ricorsi, con l’appello che aveva aumentato l’iniziale condanna per omicidio colposo. Ed ora dovrà restare in carcere.

 

 

In particolare dietro alla permanenza dietro le sbarre di un carcere in Sudafrica c’è l’azione dei genitori di Reeva Steenkamp, l’ex compagna: i due avevano annunciato che si sarebbero opposti alla richiesta di libertà condizionata non appena è emersa la notizia nei giorni scorsi.