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Elly Schlein, la previsione di Vespa fa tremare il Pd: "Terreno scivoloso"

Oggi a Firenze Elly Schlein debutterà come segretario del Pd in piazza alla manifestazione antifascista organizzata a Firenze. "Per la prima volta insieme, Elly Schlein e Giuseppe Conte cominceranno ad annusarsi" scrive Bruno Vespa nel suo editoriale sul Giorno. D'altronde, e il conduttore di Porta a Porta lo evidenzia, i primi sondaggi "dicono che il salto in alto del Pd dopo l’elezione della nuova segretaria è interamente a spese del Movimento 5 Stelle". Ma per il giornalista la neo segretaria dem si muove su un terreno scivoloso pur avendo battezzato una nuova era nella sua storia come prima donna alla guida dei democratici. 

La vera domanda, quella cruciale, che tu si stanno ponendo dal giorno della sua elezione e che Vespa rimarca proprio nel suo editoriale è se la Schlein riuscirà a tenere unito il partito e le sue anime. "Il primo segnale sull’unità del partito sarà l’assegnazione degli incarichi? Ieri nell’incontro di Bologna con Bonaccini si è parlato di spirito unitario. Ma poi? Schlein lascerà uno dei capigruppo alla minoranza o no? Come si regolerà per le altre nomine?". Gli occhi sono puntati sull'atroce dubbio, quello su come le due anime del Pd potranno davvero convivere. 

 

 

Ma attenzione, perché Elly Schlein, avverte Vespa, "si muove su un terreno scivoloso. Non c’è dubbio che il Pd ha raggiunto la punta più avanzata a sinistra della sua storia. L’obiettivo della nuova segretaria sarà da un lato di non snaturarsi, dall’altro di evitare che non si verifichi la temuta emorragia di una scissione". Del resto la Schlein ha spostato l'asse a sinistra, attirando grillini delusi, anarchici, ambientalisti. "È facile che Pd e M5s siano uniti sulla richiesta del salario minimo, ma come si regolerà Elly Schlein sul sostegno bellico all’Ucraina e sul rigassificatore di Roma che vede sulle stesse posizioni di principio il sindaco dem Gualtieri e il governatore di centrodestra del Lazio, Rocca? E sulla riforma del reddito di cittadinanza? E sull’assegnazione dei fondi del Pnrr?".

La domanda fondamentale