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Otto e mezzo, "prescrizione?" Bocchino smaschera Travaglio e lui va in tilt

Giada Oricchio

Il ministro di Grazia e Giustizia, Carlo Nordio, ha garantito che non toccherà le intercettazioni per mafia e terrorismo, ma limiterà quelle per gli altri reati. La rassicurazione non convince Marco Travaglio. Il direttore de “Il Fatto Quotidiano”, in collegamento con il talk di LA7 “Otto e Mezzo”, mercoledì 18 gennaio, è partito lancia in resta: “Ma come si fa?! Questo non è neanche un ministro, è una macchietta. A Natale ha detto che i mafiosi non parlano al telefono, poi i carabinieri del Ros arrestano Matteo Messina Denaro e ribadiscono che senza le intercettazioni sarebbe ancora latitante”. Con tono sarcastico ha aggiunto: “Così oggi Nordio poveretto ha dovuto rettificare. Ogni volta che mette una toppa fa un buco. In un Paese serio non farebbe niente, starebbe in pensione, felici e contenti che non faccia più il magistrato”. Reazione velenosa di Italo Bocchino, direttore de “Il Secolo d’Italia”, alle parole di Travaglio: “Io invece mi sento rassicurato che un magistrato di alto valore come Nordio sia ministro. Marco era rassicurato da Bonafede alla Giustizia, uno noto come Fofò dj, con un curriculum da dj”.

L’ex deputato di Forza Italia ha sottolineato che il governo Meloni non vuole limitare lo strumento delle intercettazioni bensì il loro abuso, quindi “Nordio sta facendo un gran servizio al Paese”. Un giro di lancette d’orologio e via al secondo round. Travaglio ha premesso che la premier Meloni non vuole depotenziare la lotta alla mafia, ma ha rivendicato la sua imparzialità: “Se chi sta al governo fa cose buone, lo dico. Chiunque sia. Ho applaudito Bonafede sul blocco della prescrizione perché è una cosa giusta. Affermare che le intercettazioni si toccano per evitare gli abusi è falso, gli abusi sono già punibili secondo legge”.

Il direttore de “Il Fatto” ha punzecchiato il collega: “Nel 2010 ti sei opposto alle idee di Berlusconi sulla giustizia fino a consumare la scissione nel Pdl, ma sono le stesse riproposte oggi da Nordio! Io canto sempre la stessa musica, te l’hai cambiata”. Bocchino ha scosso la testa e ha provocato Travaglio: “La prescrizione è uno degli elementi fondanti della civiltà giuridica… Io non l’ho mai chiesta, te invece sì. Sei stato prescritto!”, “Mai! L’ha chiesta una volta l’avvocato de L’Espresso e io non lo sapevo” ha tuonato Travaglio. E Bocchino ha chiosato: “Benvenuto nel club ‘a mia insaputa’”.