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Otto e mezzo, Montanari asfalta Letta e Calenda: "Sconcertato, levategli i telefoni"

"Sono sconcertato, dovrebbero levare i telefoni ai politici". Il professor Tomaso Montanari, ospite di Otto e mezzo su La7 nella puntata del 15 novembre, commenta duramente sia il tweet fatto dal segretario del Pd Enrico Letta sia quello del leader di Azione Carlo Calenda, appena uscita la notizia dei presunti missili russi in territorio Nato.  
 


"Non essere inquieti significa non essere intelligenti. Come si fa a non essere inquieti? Credo che tutti abbiamo provato un brivido che ci ha percorso la schiena quando abbiamo sentito che due missili sono caduti in territorio Nato. Era quello che temevamo. Di fronte a quello che è successo dobbiamo reagire con i nervi saldi. Francamente sono sconcertato dal tweet di Enrico Letta che ha subito detto che quello che succede ai polacchi succede a noi.  Sì, questo è vero, ma forse prima di tutto bisognerebbe dire ai leader occidentali non militari e non con l'elmetto che prima bisogna capire cosa è successo. È un errore come speriamo? È un frammento di contraerea? Non sappiamo cosa sia. Ma pensare che siamo già al casus belli della terza guerra mondiale è un passo che farei con cautela" spiega Montanari che non risparmia neanche il leader di Azione, Carlo Calenda. 
 

"Bisognerebbe togliere i telefoni dalle mani dei politici italiani perché è pazzesco che anche nei momenti di peggiore gravità non si perda un attimo per mettersi in mostra con quelli che per la maggior parte delle volte, sono luoghi comuni e se no sono manifestazioni di celodurismo che francamente sono l'ultima cosa che viene in mente in momenti drammatici come questi. Invece di parlare di Calenda, vorrei leggervi le ultime righe lasciate da Eistein prima di morire: 'Rivolgiamo un appello come esseri umani ad esseri umani: ricordate la vostra umanità e scordatevi il resto. Se sarete capaci di farlo vi si aprirà la porta del paradiso altrimenti è davanti a voi il rischio di una morte universale' scrive Einstein. "In questo momento c'è bisogno di cervelli pensanti non rivolti alla pancia delle persone" conclude Montanari.