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DiMartedì, Marco Travaglio ridicolizza l’agenda Draghi: “Come il Sacro Graal, è inesistente”

Marco Travaglio, direttore de Il Fatto Quotidiano, è ospite dell’edizione del 13 settembre di diMartedì, il programma di La7 condotto da Giovanni Floris, e parla a tutto campo del mondo della politica in vista delle elezioni del 25 settembre. Il primo approfondimento è quello dedicato al premier uscente: “Il governo Draghi non era un governo di centrosinistra, lo era quello Conte II che è stato mandato a casa da Matteo Renzi, avendo all’opposizione anche Carlo Calenda. Enrico Letta ha preferito tentare un’alleanza con chi ha votato sempre contro l’ultimo governo di centrosinistra, che era l’unica possibile alternativa contro la destra e ha deciso di punire il M5S che non ha votato la fiducia perché Draghi ha ignorato i loro nove punti di agenda sociale. Ha iniziato a parlare di un’agenza Draghi, che è come il Sacro Graal, nessuno l’ha mai vista, gli archeologi la troveranno. Non esiste e ignorava completamente l’emergenza sociale che ci sta arrivando in fronte”.

 

 

Floris domanda poi a Travaglio se il confronto tra Enrico Letta e Giorgia Meloni è il culmine della campagna elettorale: “Se quello è il culmine, pensa il resto. Quelli che sono sopravvissuti svegli si sono precipitati a vedere se non si può votare qualcun altro. Un cloroformio, misto ad una totale assenza di idee, era raramente immaginabile. La Meloni è terrorizzata all’idea di vincere e fa di tutto per camuffarsi da persona affidabile per l’establishment e i poteri costituiti, il contrario di quello che dovrebbe essere una forza dirompente che si propone di governare per la prima volta, ma rappresenta tutto il vecchio. Tra primo, secondo e terzo governo Berlusconi - provoca Travaglio - c’ha praticamente tutti nelle liste sue e quelle alleate, a parte due o tre deceduti e due o tre detenuti, c’è l’en plein, da Tremonti a Pera alla Casellati, non manca niente. Letta - conclude il giornalista - è già rassegnato alla sconfitta, ci ha lavorato molto per perdere e potrebbe veramente riuscirci”.