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Otto e mezzo, Antonio Padellaro se la prende con Fiorenza Sarzanini per il caso putiniani: cosa ha pubblicato il Corriere

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Scintille a "Otto e Mezzo" tra Fiorenza Sarzanini e Antonio Padellaro sui giornalisti e studiosi bollati come filoputiniani dal Corriere della Sera nei giorni scorsi. L’articolo ha suscitato indignazione pubblica e parte della stampa ha parlato di “ignobile lista di proscrizione”, il Copasir ha dichiarato di essere all’oscuro della vicenda, mentre i servizi segreti hanno negato l’esistenza di un dossier.

Fiorenza Sarzanini, autrice del pezzo e ospite del talk politico di La7, ha provato a far chiarezza evidenziando che una notizia è una notizia e va data: “E’ stata avviata un’indagine sulla propaganda e sulla disinformazione in merito al conflitto in Ucraina. Un’indagine ammessa da Urso, presidente del Copasir, che dice di aver ricevuto la relazione dall’intelligence il giorno dopo il mio articolo. Non è in gioco la libertà di opinione, non c’è alcun tipo di censura e non c’è una lista. Noi abbiamo messo l’accento sulla diffusione di notizie false usate al fine di propaganda per orientare l’opinione pubblica sulla guerra e sull’invio delle armi”.

Un sistema che, nemmeno a dirlo, la Russia utilizzerebbe a suo vantaggio. La ricostruzione non ha convinto Padellaro. L’ex direttore de Il Fatto Quotidiano trova inaudita la pubblicazione dei nomi corredati dalle rispettive fotografie: “Sono foto segnaletiche, erano personaggi sconosciuti ai più, tranne l’ex presidente della commissione esteri Petrocelli e il famigerato professor Alessandro Orsini” e punge: “Perché il Corriere da grande giornale non ha preso le distanze? Non è raccontare una notizia! Siamo alla solita commedia all’italiana… c’è stato un balletto indecoroso tra Copasir, servizi segreti…”.

Sarzanini ha infiammato la discussione respingendo le accuse: “Il balletto lo ha creato il tuo giornale, se invece di dare addosso al Corriere, avesse chiesto conto al Copasir, sarebbe stato meglio. Non mistifichiamo la realtà”, “Noi abbiamo scritto ‘ma che roba è questa?!’ ed era giusto!” ha replicato Padellaro in aperto dissenso.

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