dubbio sulle armi

Controcorrente, Luigi Marattin e il disastro economico della Russia: “Crollo del Pil e inflazione alle stelle”

Luigi Marattin, deputato di Italia viva e presidente della Commissione Finanze della Camera, viene interrogato da Veronica Gentili sull’utilità delle sanzioni o se ne stiamo pagando noi le conseguenze. L’esperto di economia è ospite dell’edizione del 22 maggio di Controcorrente, talk show di Rete4, e dice la sua: “Bisognerebbe capire cosa sarebbe successo senza sanzioni. Il rublo ha recuperato dal punto di vista economico, non ha continuato a rimanere basso come nei primi giorni dopo il primo pacchetto di sanzioni. Tutti i dati ci dicono che il Pil in Russia sta crollando e l'inflazione sta aumentando. Certo in una società democratica quando i soldi in tasca diminuiscono e i costi che paghi per fare la spesa sono molto aumentati qualcuno si arrabbia e mette in discussione il potere. La Russia non è una società liberal-democratica e paradossalmente l’effetto di un indebolimento economico sul potere politico è dubbio”.

 

 

“Quando mi chiedono con chi sto non ho dubbi nel rispondere. Anche io - evidenzia l’onorevole di IV - voglio la pace, ma se un regime autoritario invade con i carri armati una democrazia indipendente ed autoritaria non ho dubbi, sto con la democrazia. Come tutti vogliamo la pace, come anche dice Mario Draghi. Se non avessimo inviato le armi all'Ucraina saremmo a questo punto o in una situazione peggiore? Questa è la domanda. Se non avessimo sostenuto militarmente l’aggredito probabilmente la Russia non avrebbe conquistato Mariupol dopo 85 giorni e quasi il Donbass, ma avrebbe preso Kiev, Kharkiv e quasi tutta l’Ucraina. Saremmo in una posizione migliore se non avessimo inviato le armi? È - conclude Marattin - la domanda da porsi”.