scacco alla regina propal
La signora Albanese non può rimanere dov’è un solo minuto di più
Scacco alla reginetta ProPal Francesca Albanese. Dopo la lunga campagna informativa del nostro quotidiano, dopo l’ottimo colpo del Giornale della scorsa settimana, dopo una brillante intuizione del blogger Luca Danieli, e soprattutto dopo il solito fantastico e coraggioso lavoro di ricerca della nostra Giulia Sorrentino, Il Tempo è in grado questa mattina di mostrare ai lettori una documentazione che parla da sé. «Non c’è niente da capire», diceva una vecchia e bellissima canzone di Francesco De Gregori: basta vedere le foto e mettere bene afuoco i partecipanti alle conferenze a cui prendeva parte Francesca Albanese. Giudicate voi stessi.
La misura è colma, e a questo punto è semplicemente insostenibile che la signora Albanese, «special rapporteur» all’Onu, resti dov’è. Se ha ancora un grammo di decenza e di senso delle istituzioni, come vivamente ci auguriamo, allora farebbe bene a dimettersi subito. Altrimenti, sarà il caso che altri la inducano a compiere un passo che appare ormai tanto inevitabile quanto improcrastinabile.
Le sue compagnie (dimmi con chi vai e ti dirò chi sei) e il tenore dei suoi interventi sono fatti ormai incontestabili che calpestano gli elementari doveri di correttezza e imparzialità a cui una «special rapporteur» Onu dovrebbe attenersi.
Qui a Il Tempo siamo – sempre e comunque – per la libertà di parola. E dunque la signora Albanese resti pure liberissima di dire anche cose terribili, di fare la propagandista di parte, di scatenarsi come preferisce. Lo faccia da cittadina, da attivista, da militante politica. Ma non può farlo rimanendo un solo minuto di più nella posizione che occupa.