l'editoriale di cerno

Sinistra unita su Hannoun e i filo Hamas. Meglio i balilla immaginari e Meloni Duce

Tommaso Cerno

Così come devo scusarmi con Aboubakar Soumahoro per averlo ritenuto il simbolo più alto dell’ipocrisia della sinistra in questa fase senza visione e senza futuro, non perché sia diventato nel mio pantheon Winston Churcill e Ronald Reagan ma perché devo ammettere che con le ultime chicche di Avs e M5S, al secolo Fatayer e Bassem, non c’è proprio partita, allo stesso modo devo ricredermi su un altro fatto. Ho sempre ripetuto che l’opposizione va in ordine sparso su tutto ed è unita solo nell’ossessione di Giorgia Meloni.

Vedono Mussolini rispuntare dalla tomba, vedono balilla dappertutto, predicano la libertà di stampa e poi fanno cimizi politici con giornalisti e magistrati. Eppure alla luce del daspo a Mohammad Hannoun, l’uomo che è al centro dell’inchiesta de Il Tempo sui legami fra i partiti della sinistra italiana e Hamas da mesi, ritratto con big di Pd, Avs e M5S in incontri pubblici perfino in Parlamento, capisco oggi dal silenzio ormai eterno dei leader che forse sono uniti proprio su di lui. Allora dico: meglio il Duce e i balilla immaginari.