L'editoriale
Quella Gaza fra Discordia e Concordia
Per non perdere il favore di telecamera i parlamentari della Flotilla se ne sono rientrati in Italia appena sbarcati in Israele. E hanno lasciato là, come degli Schettino qualunque, gli altri italiani che almeno hanno le palle di portare a termine quella parte simbolica della missione che ha sicuramente un valore democratico.
Visto che di aiuti umanitari non vi è traccia su quelle barche, chissà perché doveva esserci un politico a bordo che non fosse lì per qualche diretta nei talk. E adesso che la telecamera si è spostata sulla piazza, pronta all’uso secondo il cronometrico programma di Maurizio Landini, che sugli scontri in tangenziale e le barricate di Milano si gioca la carriera nell’ultimo anno da leader della Cgil, scommetto che li ritroveremo bardati di kefiah e bandiera palestinese a dare la colpa al governo di aver abbandonato in Israele i concittadini che invece loro hanno scaricato là e la Farnesina sta cercando di riportare qua il più presto possibile. Insomma, la piazza della discordia a me sembra molto il replay della Concordia.