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Mafia: domani faccia a faccia tra Ingroia e Graviano, ma stavolta l'ex pm sarà avvocato

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AdnKronos
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Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - Faccia a faccia, domani, tra l'ex pm Antonio Ingroia e il boss mafioso Giuseppe Graviano. Seppure mediato dalla videoconferenza. Ma stavolta Ingroia non interrogherà il boss mafioso di Brancaccio da magistrato, come è avvenuto per tanti anni, ma da avvocato di parte civile. L'occasione sarà fornita dal processo sulla 'ndrangheta stragista in corso a Reggio Calabria, per l'uccisione di due carabinieri, Antonino Fava e Vincenzo Garofalo. E Ingroia rappresenta le parti civili, cioè i parenti dei due carabinieri uccisi dalla mafia. Venerdì scorso, nell'interrogatorio da parte del pm Giuseppe Lombardo, Graviano aveva parlato di Silvio Berlusconi affermando di averlo visto "a Milano tre almeno tre volte". A fine udienza, Ingroia aveva detto: "In fondo ha pure ragione quando dice di non essere il “vero” responsabile delle stragi. I “veri” responsabili sono i mandanti, non gli organizzatori ed esecutori. Solo che lui ha pagato. Gli altri no. Anzi, se ne sono avvalsi". E ancora: "Ne riparliamo, ma una cosa è certa: Graviano ora ha il pallino in mano, gli altri hanno paura che lui parli davvero, e gli mandano messaggi attraverso la stampa - loro a lui - per dissuaderlo. Il panico si diffonde. Siamo in un momento storico. Ne riparliamo". Sempre l'ex Procuratore aggiunto di Palermo ha poi detto: "le dichiarazioni di Giuseppe Graviano che, quando avrà finito il pm Lombardo, interrogherò anche io nelle prossime udienze non sono altro che la conferma di quanto abbiamo già dimostrato nel processo Dell'Utri e poi nel processo Trattativa. Dell'Utri non era altro che l'Ambasciatore di Cosa Nostra alla Corte di Berlusconi per gli investimenti mafiosi prima e per il sostegno politico mafioso poi a Berlusconi-Dell'Utri-Forza Italia. Questi rapporti, dimostrati nel processo Dell'Utri hanno portato alla condanna definitiva di Dell'Utri, dimostrati nel processo Trattativa hanno portato alla condanna di primo grado in quel processo". E ancora: "Eppure, per tutti eravamo solo visionari: i pm che hanno seguito il primo o il secondo processo, come Gozzo e Di Matteo, ed ancor di più chi come me li ha concepiti, avviati e portati avanti tutt'e due, e perfino tutti i Giudici che hanno condannato nei vari gradi di giudizio dei due processi. Dicevano che le prove acquisite non valevano a niente perché Graviano aveva negato tutto. Ed ora che Graviano ha confermato, che diranno?". "Vergogna, devono solo provare vergogna le Istituzioni di un Paese incapace di fare i conti col proprio passato, incapace di fare Giustizia, incapace dopo tanti anni a rendere piena giustizia alle vittime e ai loro familiari", e ha chiuso dicendo: "Sempre dalla parte di Verità e Giustizia. Ad ogni costo".

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