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Mafia: motivazioni Mannino, 'da Violante inspiegabile silenzio durato troppi anni'

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AdnKronos
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Palermo, 14 gen. (Adnkronos) - Da parte dell'ex Presidente della Camera Luciano Violante c'è stato "un inspiegabile silenzio durato troppi anni" su quanto appreso dall'ufficiale del Ros Mario Mori nell'autunno del 1992 sull'intenzione di Vito Ciancimino di avere un colloquio. E' quanto scrivono i giudici della Corte d'appello di Palermo nelle motivazioni della sentenza di assoluzione per Calogero Mannino. I giudici non risparmiano le critiche alla gup Marina Petruzzella che in primo grado avrebbe fatto "laconiche osservazioni" che "non sono condisibili perché orientate a giustificare" il "silenzio inspiegabile di Violante". "Si osserva - dicono i giudici - che i 17 anni di ritardo delle dichiarazioni di Violante non sono la spiegazione della cattiva valutazione ceh il pm ha fatto della sua testimonianza, ma sono anczi l'essenza stessa della contestazione che gli si è mossa. Come è possibile che abbia reso quelle dichiarazioni solo 17 anni dopo i fatti e soprattutto solo dopo che era diventato di dominio pubblico il fatto che Ciancimino avesse iniziato a parlare?". Ma cosa aveva detto Luciano Violante nel 2015 al processo trattativa? "Ricordo che nell'ottobre '92 Mori mi disse che Ciancimino intendeva avere un colloquio riservato con me, dissi che non facevo colloqui riservati e che doveva presentare domanda alla commissione. Questo sicuramente prima del 20 ottobre. Mori mi dice che Ciancimino vuole parlare della questione dell'omicidio Lima, che avrebbe chiesto qualcosa, e aggiunse che aveva scritto un libro sulla mafia e se io ero disponibile a leggerlo”. Un libro che lo stesso Mori consegnò a Violante qualche giorno dopo per un secondo incontro. “In questa occasione - ricordava l'ex politico - credo che mi fu detto che Ciancimino rinunciava al colloquio diretto con me. Aspettai che arrivasse una cosa formale, la lettera di Ciancimino, e poi informai la Commissione. Nel terzo incontro invece mi chiese del libro. Dissi che lo ritenevo inutile. Non si parlò di nulla di rilevante e non si insistette per il colloquio riservato anche se disse che si era persa un'occasione”. L'accusa si era concentrata soprattutto sulla mancata comunicazione del dialogo aperto dal Ros con l'ex sindaco di Palermo all'autorità giudiziaria. “Io stesso chiesi se fosse stata informata – aggiunse Violante – Mi disse di no perché si trattava di una 'questione politica' ma anche che comunque si sarebbe avvalso dell'articolo 203 del cpp, quello relativo agli informatori della polizia giudiziaria e dei servizi di sicurezza. La natura degli incontri Mori-Ciancimino? Non lo so e non chiesi approfondimenti. Non era mio interesse”.

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