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Lavoro: Cgil denuncia, ingestibile rimborso arretrati Irpef per lavoratori ambasciate (2)

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AdnKronos
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(Adnkronos) - Una situazione, fanno sapere i sindacati, "frutto anche dell'inerzia di molte Istituzioni estere operanti in Italia, nonché di norme poco chiare spesso avallate da pareri di Istituzioni italiane, che non hanno reso possibile in passato il pagamento dell'Irpef". Cgil, Filcams e Fp hanno scritto ai dicasteri del Lavoro, Esteri ed Economia "per trovare una soluzione, nonché provato a far introdurre emendamenti a disposizioni di legge per permettere una rateizzazione superiore ai due anni in modo da poter dare a questi lavoratori l'opportunità di sanare il proprio debito garantendo una sopravvivenza dignitosa". Ad oggi, continuano, "non ci sono riscontri alle nostre richieste e per questo abbiamo sollecitato un'interrogazione parlamentare per chiedere al Governo di affrontare subito il problema". Per Cgil, Filcams e Fp, "l'accanimento contro questi lavoratori è incomprensibile e i Ministeri competenti, così come il Governo e il Parlamento, hanno il dovere di dare risposte a questi cittadini che in molti casi operano in condizioni lavorative precarie, spesso vessatorie, a causa della situazione peculiare relativa alla condizione di extraterritorialità". Durante l'assemblea, rilevano, "è stato rivolto dalle lavoratrici e dai lavoratori un accorato appello affinché sia avviata in tempi strettissimi la trattativa presso il Ministero del Lavoro per il rinnovo della Disciplina di rapporto di lavoro di questi lavoratori, scaduta a dicembre 2019. Questa è spesso l'unico strumento che permette di regolamentare i loro diritti e il loro salario ed è stata citata in numerose sentenze della giurisdizione in difesa dei diritti di questi lavoratori. La proposta di revisione della disciplina, elaborata insieme a Cisl e Uil, è stata presentata da alcuni mesi. Riteniamo che il Ministero del lavoro si stia muovendo con un ritardo incomprensibile e inaccettabile e lo invitiamo a convocarci nel più breve tempo possibile o sarà tempo di pensare a forme di mobilitazione", concludono.

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