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Sicilia: Cisl, 'patto sociale per uscire da marginalità'

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AdnKronos
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Palermo, 8 ott. (AdnKronos) - Un "patto sociale". E' la proposta avanzata da Cisl Sicilia al governo regionale dinanzi ai dati sconfortanti su povertà, rischio di marginalità, disoccupazione e non autosufficienza nell'isola. La povertà assoluta è pari al 10,8% mentre in Italia si attesta al 6,4%; il tasso disoccupazione è del 21,8%, oltre dieci punti in più del resto del Paese; la percentuale dei Neet è del 38,6% e il rischio di esclusione sociale è del 52%. Anche i dati sulla dispersione scolastica sono negativi: fra il 2017 e il 2018 si registra un indice complessivo del 15% e la conferma che il fenomeno inizia sin dalla scuola primaria. Le risorse ci sono: solo per il 2019 il Fondo nazionale politiche sociali ha assegnato alla Sicilia oltre 36 milioni di euro, pari al 9,35 % del totale. Ma a mancare è la strategia d'insieme affinché la macchina del welfare sia pienamente attuata ed efficace. "Va ripensato e strutturato tutto il complesso sociale regionale, attraverso un unico progetto di investimenti e riforme - hanno sottolineato il segretario generale Sebastiano Cappuccio e il segretario confederale Cisl Andrea Cuccello durante un incontro a Terrasini - Occorre un patto sociale per l'isola che metta in rete gli assessorati, l'Anci, le imprese, i sindacati e il Terzo settore. Se si continua a operare secondo una logica di compartimenti stagni, non si riuscirà mai a raggiungere il risultato, peraltro comune a tutti, ovvero quello di favorire la crescita, la competitività e l'inclusione sociale".

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