beneficenza

Un calcio al terremoto. Ultras insieme per Amatrice

Paolo Signorelli

Gli ultras, spesso, rappresentano la parte più buona e pulita del calcio. Di sicuro lo sono quando, in silenzio e senza fare (e farsi) pubblicità, partecipano attivamente ad eventi benefici e solidali. Come ieri quando le tifoserie di tantissime squadre italiane si sono riunite a Collemagrone di Amatrice per assistere all’inaugurazione di due strutture sportive dedicate alla memoria del concittadino Gianni Cicconi, scomparso nel sisma del 24 agosto 2016 e “regalate” alle popolazioni di Amatrice. E il merito è solo ed esclusivamente degli ultras. Sì, perché mentre molte popolazioni distrutte dal sisma sono ancora in attesa di una sistemazione, i gruppi organizzati hanno dato vita ad una colletta spontanea. 161mila euro la somma raggiunta e donata interamente ai terremotati di Amatrice. Un gesto nobile, di cui quasi nessuno ha parlato. Tra le tifoserie presenti, c’erano naturalmente anche i gli Irriducibili della Lazio, che oltre ad aver contribuito attivamente a questa raccolta fondi, la settimana dopo il sisma portarono beni di prima necessità per le persone in difficoltà. Anche agli Irr, è stata consegnata una targa di ringraziamento da parte del sindaco di Amatrice Filippo Palombini. I tanto bistrattati e colpevolizzati IRR, sempre presenti quando c’è da aiutare chi ne ha bisogno. “Un impegno, quello degli Ultras d’Italia, che ha permesso oggi di dotare l’intero territorio amatriciano di due strutture sportive che saranno un importante punto di riferimento per i giovani, due luoghi dove fare sport e stare insieme, elementi questi essenziali per una comunità colpita come la nostra. Ringrazio di cuore questi ragazzi”. Parole che di sicuro avranno fatto piacere ai tifosi, agli ultras, a chi vive il calcio in maniera diversa. A chi ha regalato, attraverso questa iniziativa, un sorriso a persone che stanno ancora soffrendo. Nel silenzio quasi generale dei media...