Parata di vip

Tulipani di Seta Nera, cinema "sociale" in festa

Gabriella Sassone (fotoservizio Sirolesi)

Seratona sold out al teatro Olimpico, tra folla di volti noti e ressa di soliti ignoti. Condotta sul palco da Franco Di Mare e Metis Di Meo, dopo due giorni di proiezioni e dibattiti al Cinema Quattro Fontane, si è conclusa così l'XI edizione del "Festival Internazionale del Film Corto Tulipani di Seta Nera". Myriam Catania, in dolce attesa del secondo bebè, e Paolo Ruffini son stati la madrina e il padrino del Festival che ha visto alterarsi sul palco importanti volti del cinema italiano, premiati per loro capacità di essere portatori di valori sociali attraverso le loro interpretazioni e per il loro impegno sociale. Riconoscimenti dunque per Donatella Finocchiaro, Francesco Pannofino, Antonia Liskova e Ricky Memphis, Gianluca Di Gennaro e Luigi Di Cicco, figlio di un boss della camorra che ha rinunciato alla strada facile, segnata dal suo destino, per diventare testimone contro la criminalità.  Tanti gli amici dei Tulipani accorsi a sostenere il cinema sociale: ecco Roberta Giarrusso, Marcello Ciannamea, direttore dei palinsesti Rai, Ariadna Romero, Christian Marazziti, Valeria Milillo, Laura Bortolozzi di Rai Gold, Martine Brochard,  Roberto Nepote di Raicom, Janet De Nardis, Ginamaurizio Foderaro di Radio Uno e Isoradio, Paola Quattrini col suo truccatore Antonio Quattromani. E ancora, sfilano sul red carpet Giordano Petri, Carolina Rey, Greg, Laura Cremaschi, Antonello Lauretti, Micaela Foti, Alex Migliorini, Silvia Mazzieri, Ernesto Mathieux, l'ex Miss Italia Alice Sabatini, Angelo Mellone di Raiuno, Beppe Convertini, Annalisa Aglioti, Gina Amarante, Lucianna De Falco, Elvira Giannini, Pierpaolo Pretelli, Vittoriana Abate, Alena Person, Simone Gallo e Silvia Squizzato. Preso d'assalto da tutti Craig Warwick, l'uomo che parla con gli angeli, reduce dall'Isola dei Famosi.  Ad aprire la serata Sara Galimberti che ha cantato la sigla ufficiale del Festival, "Siamo noi quei fiori rari", brano scritto a quattro mani con il Direttore Musicale del Festival, il maestro Vince Tempera. Spazio poi a Mirkoeilcane e Silvia Salemi. Dulcis in fundo, sul palco Giovanni Caccamo, protagonista dell'ultima edizione del Festival di Sanremo che per la prima volta ha eseguito un medley delle sue canzoni più note al pianoforte, tra le quali non è mancata "Eterno". L'attore Antonio Giuliani, infine, con la sua geometrica esuberanza ha fatto sorridere tutte la platea.  Protagonista indiscusso della serata è stato però il cinema, inteso come strumento per abbattere ogni diversità, grazie ai registi finalisti, in concorso con i loro cortometraggi alla rassegna nelle due giornate al Cinema Quattro Fontane. Il Premio assegnato dalla Giuria di VariEtà, consegnato da Elisa Costanza, è andato a "Do Ut Des" di Valentina Tomada, mentre Andrea Pintucci è stato il vincitore della sezione #SocialVideoClip TSN con il videoclip “Il paradiso è qua”, premiato da Serena Gray, conduttrice della sezione.  Ad aggiudicarsi il Premio Rai Cinema Channel è stato il corto "A me resta la speranza" di Virginia Barrett, che ha sbaragliato la concorrenza in termini di visualizzazioni sul sito www.tulipanidisetanera.rai.it. A consegnare il riconoscimento, Federica Lo Jacono di Rai Cinema Channel, che ha dato anche il Premio Miglior Sorriso Nascente per la migliore opera prima al  corto "Maramandra" di Lele Nucera, per aver affrontato, con grande ricchezza ritmica e con immagini semplici, la delicatezza e la gioia di un bambino di origine rom il cui unico desiderio è quello di poter frequentare la scuola e vivere la propria infanzia. Il Miglior Cortometraggio è "Stronger", diretto da Antonio Petruccelli, che ha colpito per lo sguardo penetrante e discreto con cui ha saputo raccontare la solitudine di un bambino sensibile e la sua capacità di inventarsi un imprevedibile riscatto. Il regista è stato premiato dalla Presidente di Giuria Caterina D'Amico, raggiunta per l'occasione sul palco da Paola Tassone e Diego Righini, rispettivamente  Direttore Artistico e Presidente del Festival.