LA PICCOLA FRANCESE TUTTOFARE

Citroen C3 Aircross a prova di neve

Giovanni Massini

In commercio da ottobre, la Citroen C3 Aircross è andata benone, anche in Italia, dove ha conquistato circa 5.000 utenti. La Aircross, declinazione in chiave tutto fare della C3, vanta caratteristiche davvero interessanti, in tema di gestione dinamica e quotidiana, ma prima di scendere nel dettaglio, vediamo di ripassare un po’ di numeri:4.15 metri di lunghezza, 1.76 di larghezza e 1.64 di altezza, con una bella luce da terra di 17,5 cm, moltissimi vani portaoggetti (quello in consolle centrale con la ricarica wireless), panchetta sedili posteriori frazionabile 40/20/40 ed arretrabile di 15 cm, bagagliaio che offre, anche con 5 passeggeri a bordo, dai 410 ai 520 litri di spazio, per arrivare a 1.293 litri abbattendo tutto, pianale di carico completamente piatto, capace di stivare oggetti lunghi fino a 2,4 metri. La gamma benzina è affidata al 1.2, 3 cilindri PureTech declinato in 3 livelli di potenza, 110 Cv, disponibile anche con cambio automatico EAT6, 82 e 130 Cv solo manuali. Manuali anche i due turbodiesel da 100 e 120 Cv. Tutte le versioni, tranne l’82 Cv, possono essere dotate di due sistemi, che trasformano questa simatica e coloratissima Aircross, in un vero Suv, capace di trarsi d’impaccio dalla situazioni più disparate (l’auto ha anche l’assistenza delle partenze in salita): il Grip Control e l’Hill Assist Descent. Il primo dispositivo (il gruppo Psa è stato davvero pioniere di questa tecnologia), consente di gestire la coppia motrice, tra le due ruote anteriori, su 5 modalità: normale, neve (attivo fino ad 80 km/h), sabbia (fa galleggiare l’auto su terreni sabbiosi fino a 120 km/h), fuoristrada (resta inserito fino a 50 km/h) ed off (fino a 50 km/h stacca tutta l’elettronica). Il sistema di controllo della velocità in discesa, mantiene, automaticamente, una velocità massima di 3 km/h, senza far perdere aderenza all’auto, può essere inserito ad auto ferma o in movimento e funziona anche a retromarcia, con cambio manuale o automatico ed anche a folle. Il pacchetto, che comprende questi due sistemi, è abbinato a cerchi da 17 pollici, con pneumatici «M+S» (buoni per tutte le stagioni, soprattutto ai fini legali). Noi abbiamo testato versioni automatiche (sicuramente da preferire) e manuali, su terreni fortemente innevati e ghiacciati ed il risultato è davvero notevole: anche senza pneumatici “Invernali” (gli M+S non sono propriamente specifici per queste condizioni), non abbiamo mai avuto problemi, basta settare su neve e, in presenza di forti pendenze, schiacciare il tasto del controllo della velocità in discesa e l’auto fa tutto da sola. Questo pacchetto tecnologico regala enormi potenzialità, senza l’aggravio economico di una trazione integrale. Il pacchetto «Grip», secondo le versioni, costa dai 500 ai 600 euro. Per una ShineHdi 110, manuale (versione baricentrica), con pacchetto «Grip», ci vogliono 22.100 euro.