EUROPA LEAGUE

Troppi errori: Lazio fuori dall'Europa

Luigi Salomone

La Lazio è fuori dall'Europa League. Ci vorrebbe un miracolo ma la terza sconfitta per 2-1 di questo sfortunato girone manda in castigo la banda Inzaghi. Passa il Celtic, partita fotocopia dell'andata, segna Immobile, pareggio di Forrest e poi beffa nel recupero con il sigillo di Ntcham. Tre rimonte subite e Lazio a casa con Tare e Lotito infuriati in tribuna per l'ennesimo calo di tensione. Pagano la stanchezza i biancocelesti e il fallimento delle seconde linee, Jony e Berisha su tutti. Inzaghi stavolta cambia più per necessità che per scelta: Correa non va nemmeno in panchina, Caicedo risponde presente con una spalla malandata e affianca Immobile, pure lui non al meglio mentre tornano titolari gli acquisti estivi Vavro e Jony. Leiva, Parolo e Milinkovic riformano il centrocampo di due anni fa con Luis Alberto in panchina. Lennon schiera tutti i migliori, da quelle parti l' Europa League è una cosa seria. Tant'è, la prevista invasione scozzese permette ai biancoverdi di giocare quasi in casa peraltro con la curva Nord squalificata per i saluti romani scoperti dagli ispettori Uefa durante la partita contro il Rennes. Sono ottomila i tifosi scozzesi, i laziali poco più del doppio a confermare che questa manifestazione piace poco nella Capitale. La Lazio parte subito forte e, dopo sette minuti, trova il vantaggio: cross di Lazzari, Immobile al volo fa secco Forster (sono 101 in maglia biancoceleste, 15 in stagione). Lo stesso Ciro ha due occasioni per raddoppiare ma esita troppo e viene rimontato dai difensori scozzesi. Leiva domina a centrocampo, Lazzari spinge bene, delude invece Jony, timoroso a sinistra. Non è un caso che proprio da quel lato il Celtic trovi il pari, un po' a sorpresa. Siamo al 38' e Milinkovic ritarda il rilancio, Acerbi sbaglia il tempo della chiusura e Forrest va in buca con un diagonale preciso. Tutto da rifare, il primo tempo si chiude con Parolo che fallisce un occasione solare per riportare avanti i biancocelesti. Nella ripresa c'è il crollo fisico della Lazio, giustificato solo in parte dai tanti impegni ravvvicinati. Inzaghi prova a risvegliare i suoi con Luis Alberto e Lulic, qualcosa in più si vede, ci sarebbe anche un rigore per la Lazio (fallo di mano di Jullien) ma l'arbitro tedesco non se ne accorge e poi Milinkovic si lascia ipnotizzare da Forster. La svolta è l'involontario cambio di Berisha inserito da Inzaghi al posto dell'infortunato Vavro. Il kosovaro ha sul piede il gol vittoria, lo fallisce ma non è tutto perché al 93' regala palla agli avversari e Ntcham manda in paradiso la marea scozzese Che beffa. Ora il Lecce per continuare la serie positiva in campionato: l'obiettivo Champions è ancora alla portata.