CHAMPIONS

La Lazio è nata per soffrire

Luigi Salomone

La Lazio è nata per soffrire, sarà così anche stavolta. Domenica prossima alle 20.45 si giocherà il preliminare di Champions League contro l’Inter. All’Olimpico e con due risultati a disposizione visti i tre punti attuali di vantaggio, basterebbe un pareggio ma l’occasione sprecata a Crotone ha fatto girare completamente l’aspetto psicologico a favore dei nerazzurri. I pianti di sabato sera a San Siro si sono trasformati in voglia di beffare l’avversario all’ultimo respiro e andare a vincere a Roma. Un vero peccato la gara dello Scida anche perché stavolta i biancocelesti erano passati in vantaggio con un rigore trasformato da Lulic in avvio ma poi hanno subito il pari di Simy per colpa del solito errore difensivo. Poi il clamoroso gol fallito da Caicedo, tutto solo davanti a Cordaz che avrebbe potuto far cambiare l’inerzia della gara. All’inizio della ripresa sempre l’ecuadoregno è stato fermato dalla traversa prima della svolta calabrese: cross di Barberis, Strakosha esita e Ceccherini fa 2-1 per la gioia di Zenga. Sembra fatta e Inzaghi, dopo aver inseriCaceres e Patric, getta nella mischia anche Nani (impatto sulla gara vicino allo zero), il piedone di De Vrij salva un probabile doppio vantaggio della squadra di casa. Milinkovic trova il gol del pari e sfiora la rete della Champions da due passi, di testa il suo colpo migliore. Finisce così con un 2-2 che condanna probabilmente il Crotone alla serie B, ma regala alla Lazio uno spareggio che tutti avrebbero voluto all’inizio della stagione ma che, dopo il blitz del Sassuolo a Milano, era da evitare. La Lazio si conferma il primo attacco ma continua a subire troppo per colpa di una difesa che ha mostrato preoccupanti crepe anche a Crotone. Oltretutto nella ultime due partite la banda di Inzaghi (giocate entrambe alle 15 con tanto caldo) ha mostrato qualche peoccupante segnale di stanchezza sia fisica che mentale oltre a dover pagare le assenze contemporanee di troppi titolari eccellenti. La Lazio non può regalare all’Inter Parolo, Immobile e Luis Alberto (i primi due forse giocheranno ma non si sa in che condizioni), e non è un caso che contro Atalanta e Crotone siano arrivati soltanto due punti a confermare un’involuzione nel gioco biancoceleste. Ci sarà Leiva che ha giocato da diffidato ma è riuscito a non finire sul taccuino di Mazzoleni. Difficile fare previsioni, la Lazio vuole conquistare la Champions ma avrà contro l’Inter e una maledizione che tra gufi e rimpianti ha funestato i biancocelesti ogni volta che si avvicina alla coppa dalle grandi orecchie.