Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Casellati "Basta Dpcm, il Parlamento sia protagonista della ripartenza"

Italpress
  • a
  • a
  • a

ROMA (ITALPRESS) - "Parlare oggi di centralita' del Parlamento agli italiani, che sono in grande di difficolta', sembrerebbe quasi un gioco dialettico, una questione fuori da quelli che sono i problemi della quotidianita'. Ma non e' cosi', perche' la centralita' del Parlamento e' un principio costituzionale che regge la nostra vita, dalle liberta' personali a quelle economiche". Lo ha detto il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, intervistata da Paolo Liguori nell'approfondimento di Tgcom24 "Dentro i Fatti"."E' proprio il Parlamento il luogo dove si decide, dove le risorse vanno allocate, il luogo che ascolta la voce dei cittadini che riportano quelle che sono le istanze dei territori - ha aggiunto -. In Parlamento si risolvono i problemi e il Parlamento non lascia indietro nessuno. Basta con i Dpcm calati dall'alto, il Parlamento e il Senato sono aperti. Sono qui da 3 mesi per garantirne la funzionalita'. Il Senato non e' in quarantena e sa rispondere ai cittadini in tempi piu' brevi e in modo migliore".E sul ruolo che il Parlamento deve avere in questa ripresa del Paese ha spiegato: "Il Parlamento deve essere il protagonista della ripresa, deve scommettere sul futuro degli italiani, dei nostri i figli e dei nostri nipoti. Deve poter avere un progetto chiaro, una visione ampia che si poggi su alcune priorita'. E questo significa aprire tutte le attivita' in situazione di sicurezza sanitaria. Ma aprirle subito perche' il tempo e' un fattore decisivo. Bisogna aiutare e venire incontro con le risorse, che significa mettere soldi nelle tasche degli italiani e dire un no molto fermo ai vincoli, alle troppe carte della burocrazia. Penso agli investimenti per le famiglie e per le piccole e medie imprese, penso a un piano delle infrastrutture perche' quando l'Europa ci dara' i denari noi dovremo gia' sapere, in modo chiaro, dove questa liquidita' verra' riposta. Nelle scuole, nelle imprese, alle famiglie: bisogna dirlo subito in maniera chiara".(ITALPRESS).sat/com22-Mag-20 16:01

Dai blog