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Coronavirus, negli Usa oltre 100 mila contagi

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Il virus cinese, come lo aveva ribattezzato il presidente stutunitense Donald Trump scatenando le ire di Pechino, diventa virus americano, con gli Usa che arrivano a detenere il drammatico primato dei contagi confermati. Sono oltre 97mila, mentre il totale nel mondo supera i 585mila. Si aggrava anche il bilancio dei morti, che superano quota 1.400 a seguito del macabro record di oltre 300 vittime in un giorno. In Cina il totale delle infezioni si aggira intorno a 82mila, cifra quasi ferma da giorni. In questo momento di difficoltà per gli Stati Uniti, arriva la telefonata tra il tycoon e il presidente cinese Xi Jinping, che punta alla cooperazione tra Paesi. Dopo giorni di attacchi, si abbassano i toni di Trump che si complimenta con Pechino: "La Cina ne ha passate tante e ha sviluppato una forte conoscenza del virus. Stiamo lavorando a stretto contatto insieme. Grande rispetto!". Distensione arriva anche da parte di Xi che "desidera continuare a condividere tutte le informazioni con gli Stati Uniti". Lo Stato di New York resta l'hotspot e il sindaco della Grande Mela, Bill De Blasio, fa appello al governo federale lamentando la scarsità di ventilatori polmonari. E polemizza con Trump: "Quando il presidente dice che lo Stato di New York non ha bisogno di 30mila ventilatori, con tutto il dovuto rispetto, non sta guardando ai fatti dell'astronomica crescita di questa crisi". Preoccupa il dilagare nello Stato del contagio (che il governatore Andrew Cuomo ha paragonato a un "treno ad alta velocità") dove i casi superano i 39mila, quasi la metà del Paese, e i morti sono oltre 460. Intanto la Camera dei rappresentanti ha approvato il pacchetto di misure di salvataggio da 2.200 miliardi in risposta alla crisi. La firma di Trump è arrivata poche ore dopo che la Camera degli Usa ha approvato la misura con un voto a meno di 48 ore dopo la sua approvazione unanime da parte del Senato. Nel pacchetto pagamenti da 1.200 dollari a milioni di lavoratori statunitensi, prestiti commerciali e garanzie a milioni di grandi e piccole aziende. "Tutti vogliono ventilatori, l'Italia, la Spagna e la Germania. Possiamo produrli per gli Usa e possiamo aiutare anche gli altri" ha affermato il presidente americano che ha firmato un decreto che autorizza il richiamo di un milione di riservisti dell'esercito, della marina, dell'aeronautica e della Guardia Costiera. 

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