truffette all'italiana

Italiani maestri del tarocco. Ci manca il finto virus

Maurizio Costanzo

Per la serie «Ci facciamo sempre riconoscere», leggo di alcune truffe riguardanti le mascherine antivirus. Ne servono milioni e milioni, ne sono arrivate innumerevoli dall’estero, alcune aziende italiane si sono convertite o stanno convertendosi alla fabbricazione di queste mascherine, ma c’è sempre quello che crede d’essere più furbo degli altri e organizza una truffetta, così, tanto per stare in allenamento. Aveva ragione Ennio Flaiano: «Alla nazionalità bisogna rassegnarsi». Sì, sono d’accordo. Però, talvolta, è veramente difficile. Mi chiedo: qualche furbastro, sempre italiano, si inventerà anche un finto coronavirus?