Il 24 settembre tornano gli strigliozzi in tavola

Lo splendido borgo di Castel di Tora festeggia con i suoi strigliozzi

Fuoriporta

In uno dei borghi più belli d’Italia custodiscono gelosamente i segreti di una ricetta davvero particolare. Il borgo in questione è Castel di Tora, incastonato in una cornice di verde che si specchia nelle acque del Lago Turano, mentre gli strigliozzi - un originale tipo di pasta lunga realizzata con farina di grano duro e condita con abbondante sugo al pomodoro – sono il piatto tipico che si gusta da sempre nelle occasioni importanti. Domenica 24 settembre torna l’appuntamento con la “Sagra degli strigliozzi” che, giunta alla 22esima edizione, riproporrà il sapiente mix di buona cucina, natura e folclore che l’ha resa uno degli appuntamenti più attesi in provincia di Rieti. Cento chili di farina e settecento uova saranno sapientemente lavorate per realizzare oltre duecento chili di pasta: mica male per un borgo di meno di trecento abitanti! Ma a Castel di Tora, quando c’è da mettere in vetrina il proprio piatto tipico, amano fare le cose in grande; la distribuzione – in un’ampia area al coperto - degli strigliozzi e di altre delizie locali inizierà alle 12.30, mentre nelle tortuose viuzze del borgo sarà allestito “Natura in campo”, il mercatino dei prodotti agroalimentari del territorio. Un comodo servizio navetta gratuito sarà a disposizione dei visitatori, che saranno letteralmente rapiti dall’allegria e dall’ospitalità dei castelvecchiesi – così chiamati per l’antico nome del paese – che anche quest’anno sono pronti ad accogliere turisti, curiosi e amanti delle tradizioni. In tutto in un luogo dal fascino magico, immerso nella Valle del Turano che inizia a colorarsi delle tinte autunnali: quale momento migliore per visitare Castel di Tora, sovrastato dall'imponente Monte Navegna? Prima e dopo un buon piatto di strigliozzi varrà davvero la pena andare alla scoperta dei vicoli, delle piazzette e delle scalinate del borgo, che conserva la torre esagonale medievale dell’XI Secolo, il Palazzo Scuderini, la chiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista e la Fontana del Tritone. Fino al 1864 il paese si chiamava Castelvecchio, ma poi si decise di legare il suo nome a Tora, antico insediamento sabino nel quale avvenne – nel 250 d.C. – il martirio di Santa Anatolia. Oggi, peraltro, Castel di Tora fa parte dei Comuni che sorgono lungo la Strada del Tartufo e della Castagna che si snoda lungo la Valle del Turano, uno dei tratti più suggestivi e incontaminati di tutta la Regione Lazio. Info: Data – 24 settembre  Località – Castel di Tora (Rieti) Tel – 3408505381 info@fuoriporta.org www.fuoriporta.org https://www.facebook.com/fuoriportaweb