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Coronavirus, meno pressione sugli ospedali ma i morti sono più di 600

Katia Perrini
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«Prosegue il calo sulla pressione delle strutture ospedalieri: a oggi sono 3.186 i pazienti in terapia intensiva, 74 in meno rispetto a ieri, mentre il numero dei ricoverati con sintomi è di 28.011 con una diminuzione di 12 rispetto a ieri, la maggior parte dei pazienti è in isolamento domiciliare e sono 73.094, il 70% dei pazienti positivi». Lo ha detto il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, nel corso della conferenza stampa. Sono 104.291 le persone positive, con un incremento di 675 rispetto a ieri, 37.130 le persone guarite, con un aumento di 1.695 unità rispetto a ieri. II totale dei deceduti è di 21.067, 602 in più. I ricoverati con sintomi sono ora 28.011, in terapia intensiva 3.186. In isolamento domiciliare ci sono 73.094 persone e i tamponi effettuati in totale sono 1.073.689. Borrelli ha ringraziato il presidente del Parlamento europeo David Sassoli «per le belle parole avute oggi nei confronti dei volontari della Protezione Civile, ha definito il nostro volontariato come il cuore pulsante dell'Italia più bella, una risorsa a cui non possiamo rinunciare». Borrelli ha parlato anche della situazione dei migranti, con la ripresa degli sbarchi: «Sui migranti, come ho già detto, ho nominato soggetto attuatore il capo dipartimento delle libertà civili e immigrazione. Lo ringrazio, sta lavorando per individuare quelle che sono le soluzioni sia per la possibilità di fare le quarantene sulle navi che per trovare delle aree a terra. Siamo in una fase di valutazione delle misure da mettere in campo, per cui anche quelle notizie emerse in queste ore relativo all'utilizzo di una specifica nave, sono ancora al vaglio del soggetto attuatore». 

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