Ecco l'ultima bozza

Decreto clima: bonus mobilità ridotto, nuovi bus e l'ambiente si studia a scuola

Katia Perrini

Prende forma il decreto legge sul clima, che è atteso in Consiglio dei ministri il 3 ottobre. La creatura del ministro Sergio Costa è work in progress, confermano dal dicastero, con contenuti normativi che «sono in costante evoluzione, grazie alla proficua concertazione con altri ministeri», ma nelle bozze circolate in queste ore si può intravedere lo scheletro del provvedimento. In tutto si tratta di 14 articoli, con ancora alcune misure da concordare sia con il premier Giuseppe Conte, che con il Ministero delle Infrastrutture e trasporti e il Mef, per quanto riguarda il pacchetto di miglioramento dei mezzi per il trasporto pubblico (dove si richiedono risorse economiche aggiuntive) e la semplificazione per l’accesso ai finanziamenti. RIDOTTO IL BONUS MOBILITÀ Si abbassa la quota del "buono mobilità" che sarà di 1.500 euro e che partirà già dall’anno in corso e potrà essere «utilizzato, entro i successivi tre anni, per l’acquisto, anche a favore di un convivente, di abbonamenti al trasporto pubblico locale, regionale e interregionale e di altri servizi ad esso integrativi nonché per l’abbonamento a servizi di sharing mobility con veicoli elettrici o a emissioni ridotte». La cifra rientra nel Fondo buono mobilità del dicastero, «pari ad euro a euro 5 milioni per il 2019 ed euro 100 milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021». PRODOTTI SFUSI Cancellato dal decreto il taglio graduale ai sussidi ambientalmente dannosi, che avevano un costo di circa 17 miliardi, e che venivano utilizzati come incentivi per «prodotti sfusi» e alla spina. Resta da completare invece l’articolo 9 dal titolo Norma end of waste per l’economia circolare. COMMISSIONE INTERMINISTERIALE Nasce la Commissione interministeriale per il contrasto ai cambiamenti climatici e la qualità dell’aria. La commissione sarà «composta da venti esperti di chiara fama nominati con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca». RINNOVARE IL TRASPORTO PUBBLICO Nel decreto è messa in evidenza la necessità, entro cinque anni dalla data di entrata in vigore della legge, di rinnovare in modo «integrale» i mezzi di trasporto pubblico locale con mezzi a basso o nullo impatto ambientale, dopo aver verificato «il quadro di investimenti disponibili a legislazione vigente, le modalità di impiego delle risorse quantificandone l’effettivo impiego, individuare gli interventi di miglioramento dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale immediatamente avviabili dalle regioni e dalle province autonome». Nell’articolo 2 si chiede inoltre di «identificare le misure per la facilitazione dell’accesso ai finanziamenti dei richiedenti e l’eventuale ricorso a ulteriori strumenti di finanziamento». CAMPAGNA SCOLASTICA A partire già da questo anno scolastico viene istituita la campagna nazionale "L’ambiente siamo noi" per l’informazione e la sensibilizzazione degli studenti di ogni ordine e grado di tutte le scuole italiane sui temi dell’ambiente e degli effetti climatici. «Ogni istituto scolastico, singolo o associato, per mezzo del dirigente scolastico o dell’insegnante di ruolo designato, tenendone informato l’ Ufficio regionale, organizza una serie di incontri ed iniziative anche non previsti dal Piano dell’offerta formativa con esperti partecipanti a titolo gratuito e assicura la partecipazione degli studenti a sperimentazioni ed attività di informazione di tutela ambientale e di volontariato su temi ambientali integrate nel percorso formativo» si legge nell’articolo 11. Per questo «è autorizzata la spesa di 500.000,00 euro a decorrere dall’anno 2019, a valere sulle risorse di competenza del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare».