L'INCHIESTA

Botte e rapine, la Capitale delle baby gangEcco come si sono spartite Roma

Silvia Mancinelli

Lanciano sassi dai cavalcavia, picchiano i coetanei per un misero bottino, mettono a segno rapine, forti della superiorità numerica, e soddisfatti si fanno fotografare con gli amici a missione compiuta. Sulle proprie bacheche Facebook si fanno chiamare coi nomi della Banda della Magliana o dei banditi di Gomorra. Eroi perversi dell'era dei social network, coatti, ignoranti e tatuati. Senza cuore eppur malati d'amore. Sono i bulli di Roma, i baby gangster che girano su costose microcar e postano immagini di soldi e pistole. Mamma e papà lavorano, si riposano da turni massacranti tra palestra e televisione, mentre i figli fanno finta di studiare ed escono a far danni.  SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI